1. La bionda in pelliccia: signora o puttanella?


    Data: 22/03/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69

    ... potuto abbandonarsi liberamente alla sua lussuria, alle sue voglie segrete. Quella sera voleva essere puttana. E lo sarebbe stata. Presi il controllo della situazione e mi accucciai fra le sue gambe. Ted si era voltato e non perdeva una singola mossa. Il mio desiderio di assaggiarla era intenso. Il suo gusto era delizioso nettare per me. Gusto di femmina. Gusto di puttana. Lei parlava eccitandomi ancor di più. Fra i gemiti diceva “mmmm, me la stai leccando” quasi volesse avvertire in modo ancor più intenso il mio contatto intimo. Uno sconosciuto era salito in macchina con lei e dopo pochi minuti aveva la sua testa fra le gambe. Ted la incoraggiò ancora “dai, digli cosa ti piace fare?”. Lei non rispose, e lui proseguì “ti piace succhiare i cazzi!”. Non negò. Mi sedetti comodamente; ora toccava a lei.
    
    A tentoni, ma con sicurezza, slacciò i bottoni della mia camicia bianca e subito la tua bocca inizio a baciarmi il petto e la pancia. Riuscì infine ad aprirmi la patta e subito il suo calore umido mi avvolse. Le piaceva davvero! Succhiava con decisione e delicatezza. Succhiava come succhia una troia in calore, per gustare la durezza calda di un cazzo che di lì a poco l’avrebbe penetrata. La sua testa oscillava ritmicamente e la mia mano sulla nuca accompagnava il suo movimento. Anche l’uomo aveva sfoderato il suo cazzo, catturato dallo spettacolo sublime che gli stava offrendo la bionda. Lei si alternava fra noi due. Mani e bocca. Allungavo le mani sul suo culo. Era ...
    ... compatto e invitante; non esitai a stuzzicarle il buchino con le dita, dopo averle immerse nella bocca di lei. Era cedevole e morbido. Quando ho desiderato incularla in quel momento!
    
    Mentre la puttanella succhiava golosamente il compagno indossai il preservativo e abbassai completamente i pantaloni. Era giunto il momento di impalarsi su di me. Ted non aspettava altro; io non aspettavo altro. Lei stessa non aspettava altro. Mi scavalcò agilmente e in un attimo fui dentro di lei. Le baciavo i capezzoli e la bocca, con le mani ben salde ad afferrarle le natiche e darle un ritmo sempre più intenso mentre anche lui ci raggiunse sui sedili posteriori. Per sculacciarla e minacciarla di essere punita a causa del suo essere troia in un magnifico gioco di ruolo fra loro. Le mie dita si infilavano nel suo culo nuovamente fino alle nocche. “Digli dove sono le mie dita, diglielo!”. “Sono nel mio culo”. Rose si contorse e riuscì a riprendere in bocca il suo uomo. La voltai a pecorina per godere questa magnifica visuale. Nonostante il poco spazio riuscii a penetrarla nuovamente. Spinsi con forza e passione, ma lei non faceva una piega. Padrona del gioco godeva intensamente per quella monta così brutale. Sempre bendata, sempre inconsapevole dell’uomo che si trovava in quel momento dentro di lei, ma completamente abbandonata alla fantasia che il suo compagno aveva elaborato per lei.
    
    Domandai se volesse proseguire la serata a casa oppure che lui volesse vedermi venire. La situazione era così ...