Con il capo e l'amico: la mia prima doppia.
Data: 12/03/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69
... occhi e scoppiamo in una risata. Gli dico: "Amore, ti amo"; lui ricambia e poi dice:
"Che ne pensi se chiamo per le pizze? Ho fame", cui rispondo: "Sì, anch'io".
Nel mentre che aspettiamo che arrivino le pizze, vado a mettermi una comoda tuta, e nel frattempo rimugino su cosa devo dirgli circa la serata da trascorrere con il mio capo.
E' difficile, proprio non so come fare. Non me la sento di dirglielo "sic et sempliciter"; non trovavo giusto fare certe cose senza di lui, ma, a confessarlo, avrei certamente demolito quel nostro idillio.
Propendo, quindi, per una veniale "bugia": domani gli dirò che esco con un'amica che non vedevo da tempo e perciò ci eravamo organizzate al momento.
Intanto arriva la pizza, mangiamo e, poi, ancora un po' di coccole sul divano. Guardiamo la TV e si fa l'ora del suo rientro a casa. Appena partito, mi metto a letto ancora pensando alla serata di domani: sono decisamente agitata; farlo così, di nascosto, mi elettrizzava sempre più.
La mattina mi preparo e vado al lavoro; in vista della serata molto eccitante, sono tutta un fremito. Lui mi conferma: "Stasera passo a prenderti verso le 20.00; andremo in un posticino a cena e poi a ballare; mia bella troietta, ti voglio molto sexy per stasera".
Tutta la giornata la passa a stuzzicarmi: qualche bacio, una palpatina... e arriva la sera. Mentre vado a casa, faccio la fatidica telefonata al fidanzato dicendogli che quella sera sarei uscita a cena con una cara vecchia amica, che ...
... non vedevo da tempo. Egli, con assoluta fiducia, mi dice:
"OK, amore, ma, di tanto in tanto, rivolgi il tuo pensiero a me. Ci sentiamo più tardi per un saluto".
Intanto arrivo a casa, una doccia, ripasso lo smalto e inizio a scegliere la mise per la serata. Di solito, quando andavo a ballare latino, mi mettevo molto sexy, e questo anche prima di esser diventata cosi porcellina; quindi, miniabito in paillettes nero, con spalline e schiena nuda, che, ovviamente, comportava l'eliminazione del reggiseno, calze alla parigina ed un copri spalle da tenere al ristorante. Sopra avrei indossato una giacca con pellicciotto, tacchi altissimi a spillo: mi guardo nello specchio della camera e mi ritorna l'immagine di una "figa" da paura.
Faccio appena in tempo a prendere la borsa e sento che squilla il citofono: è giù ad aspettarmi e scendo.
Appena in auto rimane a bocca aperta: "Cazzo, quanto sei figa!"
Ringrazio per il complimento e partiamo. Intanto mi dice che saremmo andati a cena in un posticino molto carino, dove non ci conoscono, cosi da poterci stuzzicare a tavola e potranno ammirare il mio sex-appeal. Poi aggiunge:
"Stasera, una femmina come te, deve farsi notare: devi far tirare il cazzo a tutti i maschi che ci saranno"; mi prende la mano e me la fa appoggiare sul suo cazzo ancora contenuto nei pantaloni e mi dice:
"Lo senti come è duro per te? Mi fai impazzire; stasera ti scopo nel bagno del ristorante, zoccola…"
Io, inutile dirlo, sono già parecchio ...