1. Con il capo e l'amico: la mia prima doppia.


    Data: 12/03/2022, Categorie: Tradimenti Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69

    ... senti quanto sei troia? Sei già un lago". Io lecco avidamente e lui dice:
    
    "Ora devo andare. A domani, troietta" Io resto alcuni minuti a farmi sbollire l'eccitazione; poi, ripresa, torno alla realtà, chiudo l'ufficio e torno a casa.
    
    Mentre sono diretta a casa, chiamo il fidanzato e gli dico:
    
    "Che ne dici se stasera stiamo da me, a casa? Non mi va di uscire; semmai mangiamo una pizza".
    
    Egli risponde: "OK, vengo verso le 20.00".
    
    Io intanto sono a casa, faccio una doccia per eliminare possibili odori estranei, ma anche per attenuare la fregola che ho addosso.
    
    Ripenso all'invito a cena per la sera seguente; non so cosa inventare e, allo stesso tempo, sono eccitata: ci voglio andare, quell'uomo mi piace, mi instilla una aspettativa di lussuria senza freni, che mi fa sballare.
    
    Il solo pensiero mi costringe a stendermi sul letto e prendere il mio giocattolo, un vibratore e con esso prendo a penetrarmi la figa, toccarmela e, poi, infilare le dita anche nel culo: ero davvero molto presa; il tempo mi è volato mentre stavo godendo. Torno alla realtà con il suono del campanello: 'cazzo è già arrivato' penso; mi alzo, ero nuda, indosso solo i tacchi e vado ad aprire; dallo spioncino mi assicuro che fosse lui, onde evitare situazioni sgradevoli; gli apro e lo tiro dentro. Lui resta spiazzato; proprio non se lo aspettava; mi abbraccia e iniziamo a limonare come pazzi; io mi struscio sul suo cazzo, che, ancora all'interno dei pantaloni, lo sento già duro. Mi ...
    ... inginocchio, lo tiro fuori e lo prendo subito in bocca, come un'affamata.
    
    Mentre lui mi scopa la bocca, finisco di schiena contro un mobile e lui ne approfitta sempre più per spingermelo in gola, fino a provocarmi conati. Ormai non sa più far a meno di usare con me, la sua fidanzata, un linguaggio irriverente; il turpiloquio, tra noi, è divenuto il condimento indispensabile dei nostri amplessi, infatti non smette di apostrofarmi:
    
    "Troia ciuccia cazzi...", poi mi fa alzare e mi spinge contro la porta d'ingresso e lì, in piedi, mi penetra in figa. Sembrava un toro scatenato, mi scopava forte, dandomi delle manate sulle chiappe per farle diventare rosso fuoco.
    
    "Sei una troia e voglio vederti circondata da tanti cazzi, tutti pronti a scoparti in ogni tuo buco". Io lo assecondavo con passione: "Sì, ancora, continua a scoparmi... è vero: sono una troia; fammi scopare da tutti i maschi che vuoi !"
    
    Poi lui mi sborra nella figa e dice:
    
    "Sabato sera andremo al club e stavolta voglio che esageri, amore; farò entrare due maschi, dentro con noi; voglio che la tua figa sbrodoli al solo pensiero".
    
    Intanto aveva il cazzo nella figa ancora duro al massimo.
    
    Ed io, in piena follia per la libidine:
    
    "Sì, amor mio, vedrai quanto sono disposta ad esagerare: mi farò inculare da quei porci nel locale" e, a quelle mie parole, lui riprende a sbattermi ancor più furiosamente, tanto da esplodere dopo poche altre spinte.
    
    Il divano accoglie i nostri corpi esausti; poi ci guardiamo negli ...
«12...456...12»