Finalmente, di nuovo a teatro
Data: 11/03/2022,
Categorie:
Etero
Autore: D1, Fonte: EroticiRacconti
Chiara è felice. Una delle cose che le sono mancate di più in questo periodo era il teatro, ma finalmente stasera le cose sarebbero tornate alla normalità.
Per l’occasione ha scelto un lungo vestito rosso che le lascia scoperte le spalle e sostiene il suo seno e, per non sentire troppo il freddo autunnale, una stola a coprire le spalle.
Appena arrivata a teatro si sente subito invadere dalla bellezza del posto: pur conoscendolo bene, ogni volta è come fosse la prima. Inizia quindi a far vagare lo sguardo tra i candelabri, ora ammodernati in lampadari, che irradiano la loro calda luce gialla sugli arabeschi che abili artigiani avevano impresso nelle opere architettoniche che la circondano.
Chiara inizia ad emozionarsi e gli occhi sono quasi umidi nel sentirsi di nuovo viva nel luogo che tanta magia riesce a trasmetterle. Inizia quindi a spostarsi nell’ampio salone che accoglie il pubblico assaporando ogni minima cosa: il chicchiericcio sommesso del pubblico che prende posto, i profumi che arrivano dal bistrot, la sensazione tattile del cordone di velluto che delimita il percorso di accesso alle varie postazioni.
Chiara si stava beando di tutte queste emozioni, quando piccolo colpo sulla spalla la riporta alla realtà:
“Mi scusi Signorina, posso vedere il biglietto?”
Era la maschera di sala che stava chiedendole l’accredito per lo spettacolo che di lì a poco sarebbe iniziato. Per quella sera, Chiara non aveva badato a spese: per la grande riapertura, si era ...
... regalata un posto in un palchetto privato che, complici anche le norme di distanziamento sociale, sperava di aver avuto tutto per lei per godersi al meglio la rappresentazione. Chiara ama il teatro a 360 gradi, dalla commedia dell’arte ai musical, ma quella sera era previsto un concerto sinfonico che la avrebbe aiutata ad estraniarsi dal logorio della vita moderna.
Chiara, riportata alla realtà, porge il biglietto alla maschera.
“Prego Signorina, mi segua: la accompagno al suo posto”.
Chiara ha ora modo di osservare meglio la maschera - Mirko, come legge dalla targhetta - e pensa che, in altre occasioni, l’avrebbe definito un bel manzo: alto sull’1.80, biondino, capelli raccolti in un codino. Precedendola verso il palchetto non può non notare il sedere tonico e le spalle larghe. Ma Chiara stasera vuole solo soddisfare la sua voglia di arte, nonostante un’altra voglia inizi a crescere dentro di lei.
“Prego Signorina, il suo palchetto è poco più avanti sulla destra. Sono qui in caso dovesse avere bisogno di qualcosa”
“Grazie Mirko, ma dammi pure del tu. Sicuramente abbiamo più o meno la stessa età” - gli risponde Chiara strizzandogli l’occhio quasi in maniera involontaria.
Mentre prosegue sola verso il palchetto, maledice sè stessa per quel gesto “Chiara, cazzo, perchè devi fare la puttanella in ogni circostanza? Non puoi semplicemente goderti la serata?!”
Arrivata al palchetto, lo trova occupato. Due coppie avevano evidentemente prenotato in altri posti, ma ...