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110 e lode
Data: 07/03/2022, Categorie: Racconti Erotici, Etero Sensazioni Autore: Madip, Fonte: RaccontiMilu
... fuoco meraviglioso che ne fasciava le curve del corpo in maniera ancor più perfetta del suo operato di studio. Sembrava totalmente diversa dalla studentessa che avevo frequentato nei mesi passati, con la quale a dire il vero da parte sua non erano mancati tentativi di approccio ai quali io avevo risposto sempre con un professionale “Luisa… non esagerare, ricordati che sei in procinto di laurearti sotto la mia supervisione.” ma non perdevo dal canto mio di ammirare quelle forme racchiuse nei top e nei pantaloncini corti e piuttosto attillati con cui la furbetta non faceva a meno di indossare quasi ogni giorno assumendo in maniera più o meno casuale pose per farmi notare le forme generose che madre natura le aveva concesso e che la freschezza della sue età le permetteva di mostrare nel massimo dello splendore. Sistematosi tutti al proprio posto iniziai l’introduzione alla giornata dando il benvenuto a tutti e presentandomi dicendo le solite cose sul perché ci trovassimo lì e concludendo con la frase meno ascoltata del mondo in quelle occasioni… di applaudire solo al termine della proclamazione e non di volta in volta alla lettura dei nomi dei candidati. La sessione si svolse senza eccessivi intoppi e rallentamenti ed ecco che infine si giunse al momento della proclamazione finale dei giudizi in cui… Luisa fu premiata con un 110 e lode e stretta di mano dell’intera commissione alla quale ella rispose con un ampio sorriso prima di correre a festeggiare con i suoi amici ...
... e familiari presenti. Mi sentivo orgoglioso come mai prima d’ora, una serie di emozioni indescrivibili percorrevano il mio corpo mentre intravedevo tra la folla dei presenti Luisa che si dava al massimo della gioia e della spensieratezza dopo quei mesi difficili di studio e concentrazione massima. Ce l’aveva fatta! Prima di andar via al termine ecco che si avvicinò a me che ero rimasto in zona salutandomi con una formale stretta di mano “Grazie mille Proffy, a presto!”. “Proffy”, pensai tra me e me a quello strano ma anche simpatico nomignolo che mi aveva riservato, ricordando i tanti momenti felici passati insieme, risposi al saluto porgendolo anche a tutti coloro che insieme a lei si erano presentati per festeggiare quell’occasione prima di tornare al dipartimento per riprendere la normale attività accademica d’ufficio. Nel tardo pomeriggio, mentre ero intento a terminare di stendere una bozza di relazione su un argomento che avrei dovuto approfondire in ambito lavorativo, ecco che un suono di nocche che bussano alla porta del mio ufficio colse la mia attenzione; a quell’ora ero quasi l’unico ad essere ancora presente in dipartimento per cui risposi con un distratto “avanti” senza curarmi di alzare più di tanto la voce supponendo fosse qualcuno che aveva sbagliato ufficio o il personale delle pulizie che controllasse se ci fosse ancora qualcuno per iniziare a fare il proprio lavoro. Al mio invito la porta si aprì e con mia immensa sorpresa Luisa fece il suo ingresso ...