110 e lode
Data: 07/03/2022,
Categorie:
Racconti Erotici,
Etero
Sensazioni
Autore: Madip, Fonte: RaccontiMilu
La giornata era finalmente arrivata, di quelle che cambiano la propria vita… non per me, ma sicuramente per tutti i ragazzi e le ragazze che sarebbero passati in giudicato. La seduta di laurea stava per iniziare ed io stavo ultimando di mettere in ordine il portatile con tutta la documentazione necessaria per la convalida dei voti ma anche il materiale di Luisa. Ebbene si, perché quella giornata era anche quella in cui la migliore studentessa laureanda che io avessi mai avuto stava per coronare il sogno di una vita, quello di laurearsi e intraprendere il primo passo nella carriera che aveva sempre desiderato. Diedi un ultimo sguardo, per sicurezza, sia alla sua presentazione di tesi che al riassunto di discorso che mi aveva inviato giorni prima e sulla quale avevamo più e più volte provato fino alla raggiunta perfezione la parte dell’esposizione orale. Si, era pronta, e c’erano già pochi dubbi su come sarebbe andata… mancava solo l’ufficialità e sarebbe potuta essere la prima persona sotto la mia esclusiva supervisione a meritarsi il massimo dei voti.
Tutto era perfetto, come pensavo, “ma non si sa mai” dissi tra me e me prima di raccogliere tutto il necessario nella mia borsa in pelle e ponendo accuratamente il portatile nella tasca imbottita per evitargli sobbalzi, vibrazioni e urti imprevisti. Lasciato l’ufficio al quarto piano del mio edificio mi diressi verso l’ascensore che portava al piano terra e da lì discesi le scale verso le aule principali dell’ateneo dove le ...
... commissioni di laurea stavano per aprire le rispettive sedute. Abbigliamento della giornata una via di mezzo tra l’elegante e la necessità di combattere il caldo asfissante del Luglio torrido che stavamo vivendo in quell’annata, camicia bianca con cravatta rossa al di sopra di pantaloni scuri e scarpe stile classico. Tutto ciò decisamente adatto anche alla mia fisicità visto il petto e le spalle larghe che non tradivano i lunghi anni di piscina da giovane e la palestra che da qualche anno avevo ripreso a frequentare.
Al mio arrivo ovviamente eran tutti fuori ma dentro l’aula non c’era ancora nessuno, ed io mi affrettai con cura maniacale a collegare proiettore e microfono al computer così da rendere possibile la visione delle presentazioni sullo schermo apposito. Fatto questo mi presi qualche secondo per riprendere fiato e scaricare la tensione dell’attesa visto che a minuti l’aula sarebbe stata gremita ed io avrei fatto il mio esordio da presidente di commissione, cosa totalmente insperata visto l’elevato livello dei colleghi presenti accanto a me ma che all’unanimità avevano appoggiato quella candidatura rendendo praticamente automatica la scelta in mio favore. Iniziarono quindi ad entrare tutti e io scattai in piedi come punto da uno spillo quasi a voler nascondere il fatto che fossi stato semplicemente seduto nell’attesa… il successivo salto con annessa perdita di un colpo al cuore e di respiro fu dovuta alla vista di lei, Luisa, che si presento con un vestito rosso ...