Fattezze rassicuranti
Data: 05/03/2022,
Categorie:
Etero
Trans
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... hanno staccato e così sei sceso per masturbarmi con le mani, poi con la bocca.
“Non ce la faccio più. Adorami, interessati, amami ti supplico, amami e sii solidale adesso”.
Ed è lì che m’hai afferrato, m’hai scaraventata sul pavimento caldo di sole, sollevandomi all’altezza di te inginocchiato, bellissimo in controluce e m’hai penetrata. Io piango di piacere quando ti sento entrare, tutta me stessa s’apre e t’accoglie grondante e senza ritegno. M’aggrappo alle tue gambe aperte, mi lego alle tue braccia forti che mi stringono sui fianchi, perché tu mi percorri nei segreti più belli, tu che mi fai urlare. Sì, sfondami, tu che a ogni mio singhiozzo controlli che l’attimo dopo sia più intenso, tu che sei la mia fonte di vita, sei il piacere fatto sentimento.
Io non esisto più, volo tra le tue braccia, sono solamente una somma d’emozioni incontrollabili e piango gemendo di felicità. Ogni mio orgasmo è un tuffo del cuore e per te un’eccitazione in più, tu sudi tantissimo, passo le mani sul tuo petto e poi me le lecco, voglio il tuo sapore, amare anche la tua essenza. Tu continui sempre più forte, io adesso urlo e scuoto la testa a destra e a sinistra, a volte mi faccio male, però non lo sento. Grondo pure io incrementando le mie intime irrequietudini, infine imparo che ansimi, sigilli le labbra, malgrado ciò io ti dissuado imprigionandoti, t’imploro scongiurandoti di collocare interamente il tuo liquido seminale fino all’ultima goccia, in un visibilio profondo che in ...
... ultimo scaturisce erompendo in un orgasmo nerboruto, poderoso, direi fenomenale. Tu cadi sopra di me urlando, però senz’uscire, io spalanco le gambe e t’accarezzo forte la testa con le mani. Ti bacio ancora amabilmente, ho le labbra gonfie di piacere e la lingua morbida, rimanendo così attaccati fino ad addormentarci. La brezza della sera ci ha svegliato siamo infreddoliti e ci rivestiamo ridendo, tu m’inviti a fare una doccia, ti lasci spogliare, mi spogli e un sollievo d’acqua calda cade sui nostri corpi esausti dall’amore. Ti lavo io, ti pulisco la schiena, le gambe, i piedi e il cazzo che torna a gonfiarsi: ma guarda tu questo monello e ridiamo per l’occorrenza. Tu esegui la stessa cosa con me, mi baci, prendendomi ancora sotto la doccia e anche se mi fa un po’ male accetto con piacere, sento il tuo corpo fremere e mi eccito nel sussurrarti:
“Sta’ così, ti prego, mia stella” – mentre mi farcisci con il tuo fluido esuberante e vivace.
Io reclino il capo e mi mordicchio le labbra in un piccolo orgasmo, resto abbracciata e ti bacio sorridendo. Il tuo cane abbaia contento nel vederci e forse rimproverandoci, strigliandoci un poco per averlo lasciato da solo per tutto il pomeriggio, usciamo assieme per fare una passeggiata abbracciati e in silenzio, mentre gli confesso:
“Tu già sai che io prediligo di gran lunga le femmine?” – gli riferisco io, facendo la bisbetica grossolana e scandalizzata, stuzzicandolo di proposito.
Lui mi squadra in modo dubbio e inquisitorio, poi ...