1. Sara – 07 – Lo zio dalla Francia


    Data: 18/02/2022, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: ZioPaolo, Fonte: RaccontiMilu

    ... facesse finta di respingermi, poi le diedi un bacino sulle labbra giocando un po’ con la lingua, in modo che François vedesse bene, e le accarezzai un po’ le gambe partendo dalla parte interna del ginocchio
    
    “Perché stronzo? Ho solo detto che ti chiavo e che sei bella. In fondo François è uno di famiglia ed un uomo di vita queste cose le sa. Lo sai François che poi Sara era arrabbiata con te?”
    
    “Perché?” Con la mano stavo risalendo verso la coscia di Sara mettendola ben in vista; lei non sapeva cosa fare, si vergognava, voleva respingermi ma lo faceva senza convinzione.
    
    “Perché dopo che hai ballato con lei, l’ hai palpata e le hai detto un po’ di sconcezze, ti sei messo a fare lo stesso con sua cugina Erika!”
    
    “Ah Erika, simpatica ragazza” commentò François che ormai aveva mangiato la foglia e si stava rilassando “Comunque, se è per quello, Erika me la sono anche scopata!” disse ridendo.
    
    “Quella puttana! ” ringhiò Sara
    
    “Ma scusa” le dissi “A te cosa importa? Sei gelosa di Erika? E perché? Guarda che mi dovrei incazzare io non tu!”
    
    “E’ una troia, e basta!”
    
    “Ma allora ti piace François” continuai facendo cenno a François di darsi da fare con l’ altra gamba di Sara.
    
    “Allora le palpate che ti ha dato l’ altra sera ti sono rimaste addosso, ti hanno fatto venire voglia del suo cazzo. Mi hai detto che l’ hai sentito bene sulla pancia, che era bello duro e grande, come piace a te!”.
    
    François aveva cominciato anche lui ad accarezzare le cosce di Sara e le ...
    ... accarezzava anche i capelli; lei non sapeva cosa fare, era un po’ rigida, ma chiaramente intrigata dalla situazione. Le baciai il lobo dell’ orecchio, con la mano arrivai a toccarle il pelo sotto le mutandine, François la stava sbaciucchiando sul collo dall’ altra parte e le palpava una tetta. Le presi la mano destra e la misi sul mio cazzo, lei lo accarezzò, poi lo ghermì.
    
    “Senti come è duro, proprio come piace ate! Chissà se ce l’ ha duro anche François. Perché non provi a verificare?” Mi guardò con uno sguardo strano, tra il supplicante e l’ illibidinito, la baciai con forza, con un grande lavoro di lingua, e poi le feci cenno con gli occhi di muoversi. Allungò la mano, la posò sul cazzo di François, lo prese in mano attraverso i pantaloni.
    
    “Ce l’ ha duro?” Non rispose, solo assentì. “Come l’ altra sera?” Ancora assentì, sembrava quasi un automa.
    
    “Allora tiralo fuori, così puoi vederlo finalmente!” Esitò un attimo, poi si spostò un poco da me, aprì la cerniera con calma, infilò la mano, fece un po’ fatica ma alla fine la mano uscì con il cazzo in mano: era grande più o meno come il mio.
    
    “Non male, vero? Ti piace?” Ancora un assenso e poi ci fu il gesto di resa di Sara. Si girò verso di me, mi baciò sulla bocca e poi si lasciò cadere sullo schienale del divano: era un gesto di resa totale e di totale offerta. Cominciammo a toccarla dappertutto, a smanacciarla senza ritegno, sparì la camicetta, le tette subito furono liberate e François si avventò a baciarle, le ...
«1...345...»