1. Mia moglie valeria - dopo i 40 anni - cambiamenti - capitolo 9 - la reazione


    Data: 18/02/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: Marta-trav, Fonte: Annunci69

    Ringrazio tutti quelli che, con i loro messaggi, mi hanno indotto/a a continuare la pubblicazione di questa storia, incitandomi, motivandomi e spronandomi.
    
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    Mi vide sfatta.
    
    “Come stai?”, mi chiese, semplicemente.
    
    “Tutto bene”, lo rassicurai, abbozzando un tenue sorriso, tanto falso quanto illusorio.
    
    Salii in macchina.
    
    Nessuno dei due aveva il coraggio di parlare, di dire altro oltre quelle poche parole che ci eravamo appena scambiati.
    
    Lui voleva sapere, ne ero certa.
    
    Ed io volevo raccontargli.
    
    Ma, ciascuno di noi due, nel proprio silenzio, ragionava e rifletteva su quanto era appena successo.
    
    Il processo di assorbimento e di metabolizzazione di quanto appena accaduto, sia per me che per lui, avrebbe richiesto molto tempo ancora. Di questo ne ero certa.
    
    Dopo quasi un’ora di silenzio, arrivammo a casa.
    
    “Vado a farmi una doccia”, gli dissi, appena varcata la soglia di casa.
    
    Uscii dal bagno dopo una ventina di minuti. Mi sentivo bene. La doccia, oltre che togliere dal mio corpo le tracce residue del rapporto sessuale consumato con Tony qualche ora prima, mi aveva restituito energia nuova.
    
    Trovai Stefano svaccato sul divano.
    
    Durante il viaggio di ritorno da Milano non ci eravamo detti una parola. Non mi aveva neppure chiesto conferma del fatto che avessi fatto sesso con uno sconosciuto. Ovvio, lo sapeva. Ma non me lo aveva chiesto. Per pudore? Imbarazzo? Paura? Gelosia?
    
    Ero in accappatoio. Mi ...
    ... avvicinai a lui. Lo guardai in faccia.
    
    “Va tutto bene, Ste”, gli dissi.
    
    Era assente, distratto.
    
    “Non voglio sapere niente di quello che è successo dentro quel bar”, mi disse improvvisamente, a voce un po’ troppo alta, con un tono quasi alterato. “Però, la prossima volta, voglio esserci anche io”, tuonò.
    
    Mi sentivo in colpa. Quelle parole di mio marito, dure e crude, erano rivolte a me. Eppure era stato proprio lui a spingermi a fare quello che avevo appena fatto con uno sconosciuto. Non avevo motivo di sentirmi in colpa. Eppure…
    
    “Va bene”, gli dissi. “Ma chi ti dice che ci sarà una prossima volta?”, domandai.
    
    “Oh, certo che ci sarà. Questo gioco lo dovevamo fare insieme, ricordi? Ho rispettato i tuoi desideri. Mi hai chiesto di non essere presente la prima volta e non sono stato presente, anche se lo desideravo, e lo sai benissimo. Non ho insistito. Ho capito il tuo punto di vista e l’ho accettato, mio malgrado. Ma adesso voglio divertirmi anche io”, mi disse, quasi arrabbiato.
    
    Stavolta rimasi io in silenzio.
    
    Dentro quel bar mi ero divertita molto, poco ma sicuro. Avevo avuto tre orgasmi ravvicinati, come non mi era mai capitato in vita mia. Quelle sensazioni di godimento estremo, del tutto nuove per me, mi avevano si sfiancata, ma anche piacevolmente stordita. Non pensavo che si potessero raggiungere vette di piacere così alte ed intense ed in così poco tempo.
    
    Ma, in quel momento, non pensavo più a Tony. Pensavo alla mia vita, alla mia famiglia, a mio ...
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