Silvia e Pietro due fidanzatini curiosi 2
Data: 12/02/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Racconti Erotici,
Tradimenti
Sesso di Gruppo
Autore: PiccolaElisa, Fonte: RaccontiMilu
... e più strusciavo velocemente la figa sul cuscino, lo feci per non so quanto tempo tanto che ad un certo punto sentivo la figa in fiamme e le gambe che mi facevano male.
Crollai stesa sul cuscino, ma sempre a cavalcioni su di esso, avevo al figa in fiamme ed una voglia che mi teneva come sempre sul filo dell’orgasmo, feci scivolare una mano sotto al mio corpo, ed iniziai a toccarmi, riuscivo a sentire il cuscino completamente zuppo di umori , ma questo sarebbe stato un problema solo il mattino dopo, iniziai a toccarmi, prima solio il clitoride, poi infilai due dita dentro, appena varcarono le grandi labbra mi mancò l’aria.
Sognavo che quel ragazzo mi avesse tirata a sé, e che qualcun altro ancora ci stesse guardando, allungai l’altra mano e afferrai una natica “guarda ho il culo libero” oltre ad uno sconosciuto che mi scopa davanti al mio ragazzo stavo sognando di invitare uno sconosciuto a scoparmi il culo. Appena mi balenò in mente questo pensiero caddi in avanti distrutta dall’ennesimo orgasmo prima di cadere nel sonno.
La mattina dopo ero sfatta, quando mi svegliai ero ancora nuda e a cavalcioni sul cuscino, rimettermi in piedi fu dura, sentivo le gambe distrutte e alzandomi vidi il casino che avevo lasciato sul cuscino.
Mi infilai degli slip e una maglia, arrotolai le lenzuola e la federa del cuscino e le buttai in lavatrice, tornai in camera e presi il cellulare e scrissi a Pietro, oltre ai classici messaggi di buon giorno gli scrissi che nel primo ...
... pomeriggio sarei andata da lui. Il pomeriggio a casa di Pietro non ci sono i suoi perché lavorano, Pietro mi rispose con un laconico “ok”.
Passai la mattina a rimettermi in sesto, appena finito di mangiare andai in camera, già mi ero truccata prima di pranzo, presi dall’armadio un leggings e un top, non misi il reggiseno, mi fiondai fuori casa e in pochi minuti ero davanti la porta di casa di Pietro.
Entrati in casa mi offri un caffe,
Pietro: “Ehi come mai questa sorpresa? Oggi non dovevi studiare?”
Io:” volevo chiederti una cosa”
Pietro:” cosa?”
Io:” non riesco a non pensare a quanto ti eccita che qualcuno possa…”
Pietro:” ok, ma io ti amo, è solo una perversione, mi eccita, ma io non voglio perderti…”
Lo interruppi subito “no, ok, ci ho pensato e in un certo qual modo eccita anche me, ma fino ad un certo limite”
A Pietro si illuminarono gli occhi
Pietro:” si certo con dei limiti”
Io:” e questi limiti li decido io”
Pietro:” si certo è ovvio”
In quel momento vidi Pietro completamente sotto un’altra luce, era disposto a tutto, qualsiasi cosa gli avessi detto lui avrebbe accettato, in quel momento mi sentii, non so come spiegarlo, mi sentii potente.
Io:” Ora voglio che rispondi a delle domande e voglio che risponda si o no. Ok?
Pietro:” si certo”
Io:” quindi ti eccita che mi vedano?”
Pietro:” si”
Io:” ti eccita l’idea che mi vedano mentre faccio qualcosa con te?”
Pietro:” si”
Io:” ti eccita che ti parli?”
Pietro:” in che ...