Silvia e Pietro due fidanzatini curiosi 2
Data: 12/02/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Racconti Erotici,
Tradimenti
Sesso di Gruppo
Autore: PiccolaElisa, Fonte: RaccontiMilu
Più passava il tempo e più quello che avevo sentito quella sera mi tornava alla mente, era strano come quelle sensazioni mi erano entrate in mente, e come si stessero facendo largo in me.
All’inizio mi immaginavo circondata da ragazzi che mi guardavano mentre cavalcavo Pietro, poi pian piano le mie fantasie iniziavano a cambiare, ho iniziato ad immaginare che i ragazzi incitassero Pietro, poi che iniziassero ad insultarmi fino ad essere il loro giocattolino che si passavano a loro piacimento. Poi una sera tornai a casa dopo una scopatina veloce in macchina mentre Pietro mi riaccompagnava. Mi aveva lasciata molto delusa, non avevo assolutamente goduto e questo mi frustrava non poco.
Entrai in casa e mi buttai sotto la doccia, passarono pochi minuti prima che mi sedessi sul piatto della doccia con le gambe aperte a torturarmi il clitoride con il caldo getto della doccia. I miei pensieri ritornarono a quella sera, e quanto mi aveva fatto eccitare l’idea di quel ragazzo che mi voleva toccare, iniziai ad immaginare me quella sera che invece di rispondere di no, rispondeva si e mi facevo toccare, più immaginavo le mani di quel ragazzo su di me più sentivo il piacere crescere in me. D’un tratto mi immaginai mentre gli facevo un pompino con gli occhi di Pietro che mi fissavano mentre io la sua ragazza deliziavo un altro ragazzo ingoiando quel bel palo di carne. I discorsi di Pietro che mi diceva quanto gli era piaciuto che gli altri mi avessero guardato, lui che mi lecca i ...
... piedi dove quel ragazzo era venuto…. tutti questi pensieri si soprapponevano nella mia testa, fino a portarmi all’esplosione con le mie dita che tenevano ben aperte le mie grandi labbra ed il getto incessante che mi colpiva il clitoride. Nell’esatto momento in cui ho immaginato quel ragazzo steso su di me che riferendosi a Pietro gli dice frasi come “è una troia la tua ragazza, vedi come te la sto scopando bene…” quando iniziai ad immaginare lui dentro di me che mi insulta ed insulta Pietro il mio orgasmo esplode, strinsi le dita dei piedi e faccio di tutto per non mettermi ad urlare.
Allungai una mano e spensi l’acqua, mi ci vollero parecchi minuti prima di riprendermi e fu più il freddo che la mia reale ripresa a spingermi ad alzarmi e coprirmi con il telo.
Mi asciugai velocemente, sentivo le gambe molli, entrai in camera, feci cadere il telo e mi buttai sul letto.
Nonostante l’orgasmo continuavo a pensare a quel ragazzo.
Iniziai a toccarmi nuovamente, poi feci di più, presi il cuscino e l’appallottolai, ci salii sopra ed iniziai a cavalcarlo, lasciai ogni freno inibitorio, iniziai a strusciare la mia figa sul cuscino mentre le mie mani torturavano i miei capezzoli tirandoli fino quasi a farmi male.
Nella mia mente cavalcavo quel ragazzo mentre Pietro ci guardava, ma questa volta era diverso, ero io a parlare con Pietro, gli dicevo “vedi come mi scopa, sono una troia e tu da solo non mi basti” continuavo a dire le peggiori porcate, più le dicevo e più mi eccitavo ...