Estate indimenticabile
Data: 09/02/2022,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... obbedisce né adempie né osserva.
Concetta adesso solleva il busto, ha il volto avvampato, le labbra strette che spariscono quando le morde dall’interno, socchiude gli occhi e li pianta nei miei, con uno sguardo che mi brucia dentro, tanto è intenso e violento e colmo di libidine. Preme su di me con tutto il bacino con movimenti a volte amorevoli e lenti e sinuosi, a volte secchi e violenti. Il mio sguardo scorre e vola su tutto senza soffermarsi su niente, tanta è la brama e la voglia di guardare, di vedere e di ricordare. Io guardo le sue cosce parzialmente coperte dai lembi di quella vestaglia, scruto lì dove i nostri corpi sembrano fondersi, il suo pube ricoperto da quella foltissima peluria scura e riccia che avvolge il mio inguine ancora acerbo e quasi senza peluria. Per brevi istanti, quando lei è tutta rovesciata all’indietro vedo la radice del mio pene affondato fra le pieghe della sua fica, una vista che mi procura una sensazione di piacere selvaggio e violento.
Io osservo i suoi fianchi e i suoi seni, giacché quei capezzoli sodi e scuri m’attraggono prepotentemente, con un gesto infantile allungo le mani per afferrarle le tette, in quella circostanza sono perciò incoraggiato di ritrarmi credendo d’aver fatto qualcosa d’imperfetto, tuttavia le sue mani congiungono energiche le mie, a sua volta aggrappate a quei seni duri e vellutati. Adesso rovescia la testa all’indietro, ansima e geme, quasi aggrappandosi alle mie mani ondeggia e preme, ...
... pigia più forte, così che il mio cazzo la penetra ancora di più. Io ho i sensi allo spasimo, pieni di sensazioni impetuose e intense fino al dolore, nelle orecchie capto il pulsare martellante del mio cuore, il suo respiro affannato, i suoi gemiti strozzati, l’odore inebriante denso e dolciastro del sesso che mi fora le narici impregnandomi la gola, gli occhi sono pieni del suo corpo e ancora eccitati dal suo sguardo e da quella visione del suo pelosissimo inguine che avviluppa, ingarbuglia e ingoia il mio cazzo. Le mani artigliate sui suoi seni e strette dalle sue mani, la pelle dei fianchi che brucia a contatto con le sue cosce, così mentre lei continua a comprimere e a tremolare senz’interruzione, ogni cosa riprende a mulinare attorno a me costantemente più impetuosamente, senza sosta più speditamente, finché sembra che tutto il cosmo transiti da lì.
Quelle poche gocce di sperma che risalgono il mio cazzo per la prima volta mi bruciano dentro, come se io fossi trafitto da un ferro da calza infuocato, perché mi sembra d’impazzire, sono febbricitante con gli occhi spalancati, con il corpo inarcato dallo spasimo, in quanto grido a bocca spalancata, almeno tento di gridare. Al primo accenno lei mi tappa accortamente la bocca con il palmo della mano e preme forte mentre io godo, grido, piango, urlo e muoio. Adesso c’è tutto silenzio, si sentono soltanto i nostri respiri diventati più calmi e regolari, lei è distesa su di me, abbandonata e immobile, con la testa ...