1. Alice ed i venditori ambulanti


    Data: 09/02/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Racconti Erotici, Etero Autore: Maxxximissimo, Fonte: RaccontiMilu

    ... ripartire perché la gomma di scorta era una sola. Non sapendo come fare riprese il telefono e richiamò il suo uomo, spiegò la cosa e la sua risposta fu… telo meriti… e continuarono a litigare. Pochi altri secondi di telefonata ed il cellulare si scaricò. Ora era da sola e non sapeva come fare. Pian piano si avvicinarono, all’incidente, tutti i ragazzi del semaforo che vedendo l’accaduto si incuriosirono. Alice, che era accovacciata avanti al muso della macchina per vedere i danni, ad un tratto se li ritrovò alle spalle. Si alzò di scatto ed istintivamente chiese loro che volevano, con fare spavaldo. Pian piano camminando rasente alla macchina si stava avvicinando allo sportello ma uno di loro, appena arrivato, appoggiandosi ad esso le interruppe il passaggio. Ora era circondata. Era appoggiata all’auto e difronte a lei c’erano quattro ragazzoni neri che avevano l’aria tutt’altro che amichevole. Ora non ci tratti più male, disse uno di loro. Un altro ribadì, tu eri gentile poi sei diventata stronza. E lei senza rispondere li guardava fissandoli negli occhi ad uno ad uno. Quello che le era di fronte le si avvicinò e prendendola per un braccio disse: “Ora fai quello che diciamo noi!” E strattonandola la tirò a se. Poi parlando nella loro lingua ordinò qualcosa ad uno dei quattro. Lei colta di sorpresa, fù presa in braccio da uno di loro, tipo sacco di patate, è portata via di forza. Nel tragitto oltre a dimenarsi ed urlare, notò che uno dei quattro mettendosi in auto la sistemò ...
    ... di fianco dal marciapiede e scese affrettandosi per aggiungerli. In tanto questo bestione che la portava in spalla aveva lasciato la strada per intrufolarsi nella vegetazione. Dopo qualche minuto di cammino arrivarono in un posto che sembrava fuori dal mondo. C’erano due roulotte malridotte, un auto abbandonata, una poltrona senza cuscini ed un divanetto sporco e senza braccioli. Fu messa a terra dall’uomo che con poca delicatezza la costrinse a sedersi. Facevano paura quegli uomini. Quattro colonne che pian piano si avvicinavano e lei che li guardava dal basso verso l’alto. A pochi centimetri da lei si fermarono, la osservavano frementi, come un cane che desidera l’osso e qualcuno già da sopra i pantaloni iniziò a toccarsi il cazzo. A questo gesto Alice iniziò a lacrimare e con il capo chino le lacrime si trasformarono in singhiozzi. Dopo poco sentendo il silenzio intorno a lei ed avendo smesso di piangere alzò la testa e l’immagine che si ritrovò di fronte fu ancora più inquietante di prima. I quattro si erano slacciati i pantaloni ed avevano cacciato tutti il cazzo da fuori e se lo stavano smanettando. La sua paura era diventata realtà. A nulla servirono le sue suppliche, perchè il più spavaldo di loro, quello che l’aveva presa in braccio le si avvicinò e prendendola per i capelli le disse con fare molto minaccioso: “Ora ti scopiamo tutti! Tu succhiare i nostri cazzi e prendere in fica tutti!” E spingendola verso di lui le appoggiò il suo cazzone sulle labbra. Ovviamente ...
«1234...8»