L’ho spinta a tradire (racconto) parte 1
Data: 08/02/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69
... forse rassicurata dal mio comportamento del tutto normale, ero stato molto attento a non modificarlo di una virgola, Clelia divenne meno attenta ai dettagli e mi permise di avere una prima conferma dei miei sospetti.
Trovai un messaggio Whatsapp da Giulio, già visualizzato, che diceva: «Sei stata fantastica ieri» cui lei aveva risposto con un cuore. Avrebbe potuto trattarsi di una cosa di lavoro, ma la scelta delle parole, e soprattutto l’emoji di risposta, non sembravano adatti a una comunicazione professionale. Forse la stava ringraziando per avergli succhiato bene la mazza o per esserselo fatto mettere nel culo, cosa che a me non aveva mai permesso. Stavo impazzendo e, allo stesso tempo, ero eccitato da morire.
«Come va sul sito?» chiesi quel giorno quando Clelia uscì dalla doccia. «C’è qualche novità?»
«No, nessuna, però è un po’ che non controllo. A dire il vero mi sono abbastanza rotta di tutti quei morti di figa.»
Morti di figa, un’espressione che la mia Clelia non avrebbe mai usato. Forse l’aveva sentita da Giulio, mentre a gambe aperte si faceva massacrare la fica da quello stallone.
«Pensa a quanti morti di figa vorrebbero essere al mio posto» le aveva magari detto, pompando come un toro e strappandole gemiti di godimento. Pur scrivendo molto bene, aveva specificato che nell’intimità gli piaceva usare un linguaggio molto esplicito. «E invece tu sei mia e quel cornuto di tuo marito deve solo stare muto. Magari se vuoi lo facciamo guardare mentre ti ...
... sfondo.»
Solo l’idea che le cose potessero davvero essere andate così mi costrinse a correre in bagno a farmi una sega. Volevo morire e allo stesso tempo mi sentivo vivo come non mai.
Ero come Pollicino: seguivo una pista di briciole per arrivare a una verità che ogni giorno mi appariva più evidente. Clelia era diventata radiosa, tranquilla e molto sicura di sé. Un paio di volte mi aveva colto a trafficare con il suo cellulare, ma si era limitata a sorridermi.
Passava parecchio tempo fuori a causa della palestra, che stava prendendo molto seriamente, almeno così diceva a me, ma io temevo, speravo?, che non fosse solo quello il motivo per cui non era mai a casa.
«Vado a fare la doccia» mi disse il giorno in cui tutto cambiò per sempre, avviandosi nuda e bellissima verso il bagno.
Appena sentii scorrere l’acqua mi precipitai a sbloccare il suo cellulare. C’era un messaggio di Giulio. Lo aprii con il cuore in gola: si trattava di un video.
Lo feci partire e in quel preciso momento il mio cuore perse un battito.
Clelia, inquadrata dall’alto, stava infilandosi in bocca un cazzo enorme, che avrei riconosciuto ovunque avendolo visto e rivisto per mesi.
Faceva scorrere le labbra su tutta l’asta, forzando notevolmente per farselo arrivare in fondo alla gola senza avere conati di vomito. Gli occhi erano spalancati per lo sforzo e rivolti verso l’alto, verso Giulio che si stava godendo un pompino favoloso.
Si muoveva lenta, incitata dalla voce profonda del suo ...