Spogliata di ogni dignita
Data: 06/02/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Apocalisse, Fonte: RaccontiMilu
... di resistere all’eccitazione che le sue mani cercavano di darmi. Laura si bloccò . ‘non ti eccito più?’ Era quello che aspettavo mi dicesse. ‘Stai scherzando. E’ solo l’atmosfera, qua al buio, è bello ma mi manca qualcosa. Ieri sera era tutto diverso’. Lasciai la frase sospesa e restai in silenzio. ‘Te l’ho detto, non mi è piaciuto, mi sono sentita sporca, ho riguardato le foto prima che tu arrivassi , mi sono vergognata . Ero concia come una prostituta, così le ho eliminate tutte ‘. Meno male, pensai, che al mattino prima di uscire al lavoro ne avevo fatto un back up mi sarebbe veramente dispiaciuto perderle. Mi dimostrai incazzato. Laura cercò altre giustificazioni dicendo che aveva paura che le mandassi in giro ancora per WhatsApp ‘magari per sbaglio le invii ad altre persone a conoscenti’.a mia madre, ti rendi conto cosa succederebbe’? La bloccai e questa volta accarezzandola io sentii i suoi capezzoli irrigidirsi sotto le mie mani. ‘eppure mi era sembrato che anche tu ti fossi eccitata’ ‘Ma pensa se mi avesse visto qualcuno nuda in calze e reggicalze, che figura ci facevamo’ Io pensa subito a Giacomo il vicino, la baciai teneramente sul collo e poi affondai le carezze fino a raggiungere il suo sesso che lasciava trasparire la sua eccitazione. ‘però non ti sei ribellata e l’hai fatto e sono sicuro che lo rifaresti ‘ Laura non parlava e muoveva solo il suo bacino verso la mia mano impudica. ‘Anzi sai cosa ti dico per farti perdonare di avermi cancellato le foto adesso ti ...
... rivesti come ieri sera e lo rifacciamo’ Mi scostai da lei e mi alzai dal letto mi rivestii e la aspettai nel salone. Un gioco d’azzardo. Avrebbe potuto mandarmi a fottere e tutto sarebbe finito. Invece come per incanto Laura si materializzò calze, reggicalze, perizoma, reggiseno a balconcino sulle sue scarpe con i tacchi a spillo e senza che le avessi chiesto altro con il trucco rifatto. ‘Visto non era così difficile. Tanto a me piace guardarti vestita da troia tanto a te piace farti guardare.’ ‘cosa vuoi che faccia?’ mi chiese . Le risposi che mentre io rimanevo lì nel salone lei sarebbe dovuta riuscire fuori nel patio ed aspettare che la raggiungessi per scattarle quelle foto che aveva cancellato. Restai ad aspettare. Laura si girò attraverso il salone. La vidi aprire la vetrata scorrevole con estrema attenzione a non fare molto rumore. La sentii uscire. L’aveva rifatto. Presi la digitale raggiunsi l’uscita e la guardai ferma dinnanzi al prato. Le scattai qualche foto e le dissi di togliersi il reggiseno. Era titubante si guardava intorno con uno sguardo quasi allucinato, eppure si abbassò una spallina e poi l’altra sganciandosi il reggiseno. Le sue tette erano gonfie ed i capezzoli si disegnavano nella semi oscurità del patio illuminato solo dalla luce che usciva dal nostro salone. Mi avvicinai a lei, le presi il reggiseno e la girai facendole appoggiare il corpo le mani al tavolo. Le sue tette penzolavano con i capezzoli che puntavano dritti in basso. Le sussurrai in un ...