"un bull per mia moglie 7" (ovvero: un'avventura fantastica in villa, parte seconda)
Data: 04/02/2022,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... porse, scossi il capo ed esclamai:
"Non voglio leggerla, se vuoi, fammene un sunto".
Insistette, minacciando di strapparla e, per calmare la mia curiosità piuttosto che per la sua minaccia, presi gli occhiali dal comodino e presi a scorrere lo scritto.
In effetti era un invito a partecipare ad una mostra d'arte contemporanea nel salone delle feste del vicino palazzo ducale.
Comunque, oltre al "tesoro mio", ovviamente rivolto a Lia, ed un anonimo "Lui", destinato a me, c'era il ringraziamento per la splendida serata trascorsa assieme.
L'invito vero e proprio era disponibile giù nel bureau.
Stizzita e in silenzio, mia moglie consumò la sua colazione, mentre io presi solo il caffè.
"Ho voglia di sole: me ne vado in piscina - mi disse, mentre indossava il bikini - vieni con me o resti qua a rimuginare?" domandò polemica e, non vedendomi prendere una posizione, si strinse nel pareo e, con la sua inseparabile borsa di paglia, si avviò.
Scesi quasi subito dietro di lei e la trovai ancora alla reception, che parlava con il portiere di giorno.
Ritirammo l'invito e, mentre stavamo per uscire, incrociammo gli sposini che uscivano dalla direzione.
"Ancora? Ma non mollano proprio?"
Mi ritrovai a sorridere sotto i baffi e Lia:
"Che hai da ridere?" sempre più incavolata.
"Non è come credi, se mi dai un attimo di udienza, ti spiego tutto" proposi.
Ci sedemmo su una panchina all'ombra di un castagno e le raccontai quello che avevo saputo da ...
... Elisa.
"Addirittura - commentò - chissà chi potevano essere gli altri due" chiese curiosa.
Mia moglie, invece di meravigliarsi per la follia perpetrata, si chiedeva chi fossero gli altri due stalloni.
"Cerca di informarti: sono proprio incuriosita" affermò.
"Fallo tu: chiedilo direttamente a Silvio" proposi.
"Mi vergogno e poi, tu sei o non sei lo "Sherlock Holmes" della casa?"
"Elementare Watson" mi venne da sussurrare, strappandole un sorriso.
Dovevo farlo, in primis per riappacificarmi con lei, e poi perché avevo percepito quella richiesta come un ordine, che andava eseguito con immediatezza.
Dovevo avvicinare il mio gancio, la mia camerierina spia, ma dovevo anche approfittare dell'occasione propizia.
E questa capitò di lì a poco, quando ritornai da solo in camera, a prendere la protezione solare che avevamo dimenticato.
Elisa la trovai seduta alla sua postazione sul pianerottolo e, vedendomi, mi venne incontro, mostrando la sua completa disponibilità.
"Posso essere d'aiuto?" chiese.
"Grazie, lei è sempre così gentile e disponibile, vado un secondo in camera e ritorno"
"La signora ha dimenticato qualcosa, vero? Se posso, lei la accontenta in tutto, forse troppo" disse quasi rimproverandomi.
"Ha ragione, ma è l'unico mio amore e scopo della mia vita. Vederla allegra e sorridente mi mette una gioia infinita nel cuore".
"Siamo stati invitati alla mostra di palazzo ducale, ma ci andremo nel tardo pomeriggio. Silvio ci teneva molto a farcela ...