1. Ho liberato la troia che era in lei


    Data: 02/02/2022, Categorie: Cuckold Etero Tradimenti Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu

    Una autonomia inconsueta, ormai dimenticata: gli impegni familiari e di lavoro erano stati importanti, talvolta pressanti e ci avevano lasciato poco tempo e spazio e quindi il disporre di due settimane consecutive ci dava una sensazione inebriante di libertà. La località di mare in cui mia moglie Federica ed io ci trovavamo, in quell’inizio di uno sfolgorante Giugno, ci metteva a disposizione vaste spiagge frequentate da un numero ancora esiguo di bagnanti e un mare cristallino. Trascorremmo i primi giorni riposandoci e oziando. La nostra intesa sessuale era sempre stata soddisfacente, ma ultimamente la routine prevaleva ingombrante. La vacanza aveva tuttavia, complice il tempo libero e il caldo – erotico catalizzatore – rinvigorito l’intensità dei nostri amplessi e li aveva resi più frequenti. Si erano inoltre ravvivate antiche fantasie trasgressive che, del resto, costituivano l’unica concessione in un rapporto del tutto tradizionale. Mentre nel bungalow del nostro villaggio ci trovavamo stesi a letto osservai, nella penombra, il bel corpo nudo di mia moglie che dormiva, e un pensiero eccitante si formò nella mia mente, dapprima timidamente e poi sempre più intrudente. Si era fatta strada una mia componente voyeueristica che mi sarebbe piaciuto assecondare. Chissà come l’avrebbe presa mia moglie, ma decisi di tentare. Aspettai che lei aprisse gli occhi e le sussurrai. – Visto che nessuno qui ci conosce, ti piacerebbe giocare un po’ a fare la porcella? – Cosa intendi Paolo? ...
    ... – Mi guardò perplessa – Siamo sempre troppo controllati, i nostri comportamenti da bacchettoni ci hanno ristretto gli orizzonti. Sarebbe bello che tu ti mostrassi in spiaggia con costumi castigati mettendo in mostra le tue belle forme così da provocare i maschietti: io potrei studiare le reazioni che andrai a suscitare e ne trarremmo un divertimento eccitante che ci gioverebbe nel nostro rapporto un po’ stanco. Potrebbe essere, se ci piacerà, l’inizio di un bel percorso interessante a cui non porre pregiudizialmente limiti. Rise. – Ma che risalta in mente? – Mi guardava intensamente e la sua espressione tradiva un celato interesse. – Ma dove vorresti arrivare? – Dove non lo so, ma di certo lo stabiliremo noi per quello che ci garberà. Cosa ne dici? Sicuramente un certo grado di perversa volontà di esibirsi, di provare a se stessa la sua capacità di sedurre ed eccitare determinò la sua decisione di sottoporsi alla sfida. – Voglio essere sincera. Sono molto imbarazzata e non del tutti convinta, ma per rompere la routine sono disposta a rischiare un po’. Vediamo. Così Federica si esibì piuttosto discinta in atteggiamenti da autentica troia che non passarono inosservati e anzi suscitarono commenti salaci e finanche volgari. Osservavo le scene da lontano fra le dune con un binocolo, registravo i comportamenti e le reazioni suscitate e me la godevo. La notte poi nella nostra intimità cedevamo a sensazioni nuove che implementavano le nostre fantasie il nostro piacere. Ma mi rendevo ...
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