1. L’ho tradito ed è stato stupendo (racconto) conclusione


    Data: 30/01/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69

    ... interessanti risvolti penali. Ma vai pure, se credi. Non ti fermerò.»
    
    «Che cazzo vuoi fare?»
    
    «Interessante scelta di parole, quasi profetica, direi. Lo vedrai, se decidi di rimanere. Ma se vuoi andare da Fusco sei libero di farlo. Ah, per inciso, ho fatto in modo che il file arrivi a chi di competenza in modo automatico, a meno che io non ne impedisca l’invio. Quindi, in caso ti stesse venendo in mente di fare qualcosa di violento e stupido, vedi di ripensarci.»
    
    Laura studiò Micheli, rigido e furioso, con le grosse mani che stringevano i braccioli della poltrona fino a far sbiancare le nocche. Sentiva che era combattuto: tutto dipendeva da quello che avrebbe fatto ora. Se avesse deciso di far saltare il banco Laura avrebbe tenuto fede alla minaccia, distruggendo se stessa insieme a lui.
    
    Sentì lo sguardo dell’uomo su di sé, ma stavolta non provò la solita sensazione. La stava studiando, cercando di capire se faceva sul serio.
    
    «Allora?» lo incalzò Laura. «Che vuoi fare?»
    
    «Prima o poi te la farò pagare. Sappilo.»
    
    «Me ne farò una ragione.»
    
    Fece un gesto a Sonia, che tirò fuori dalla borsa una benda per gli occhi proveniente da un sexy shop.
    
    «Posso mettergliela?» chiese, cortese come sempre, come se stesse chiedendogli quanto zucchero mettere nel caffè.
    
    Micheli sbuffò, ma le permise di mettergli la mascherina.
    
    «A che gioco stiamo giocando?» chiese, mentre Sonia serrava la clip sulla nuca coperta di radi capelli grigi.
    
    «Un gioco che per una ...
    ... volta non sarai tu a condurre.»
    
    «E se cominciassi a urlare?»
    
    «Sai, io l’ho scoperto solo di recente, ma quando tu vieni qui tutti hanno l’ordine di ignorare qualsiasi cosa succeda nell’ufficio in cui ti trovi: urla, gemiti, sospiri… Potresti urlare come un ossesso e penserebbero solo che ti stai divertendo. Di solito sono le donne a urlare quando le scopi, e non perché godano, anche se magari a te piace crederlo. Sentirti urlare potrebbe essere un simpatico contrappasso, se ci pensi.»
    
    Laura si alzò in piedi. Le tremavano leggermente le mani per la tensione.
    
    «Prendi lo sgabello che ci hanno portato stamattina» disse a Sonia, che annuì. Si trattava di un articolo da sexy shop, una sorta di panca su cui ci si poteva sdraiare a pancia in giù, dotata anche di anelli cui assicurare lacci o manette. Era robusta e leggera, con il telaio in alluminio e l’imbottitura in memory foam per assicurare il comfort di chi la usava.
    
    Solo il meglio per i clienti di riguardo.
    
    Sonia la trasportò in mezzo all’ufficio, poi prese Micheli per un braccio e lo portò di fronte alla panca. Si inginocchiò di fronte a lui e tirò giù i pantaloni fino alle caviglie, per poi sfilarglieli del tutto.
    
    L’enorme cazzo dondolò liberamente a pochi centimetri dalla faccia di Sonia. Anche a riposo era lungo come l’intero volto della ragazza, che lo guardò con curiosità. Si rialzò e con una leggera pressione sulla schiena di Micheli lo fece accostare alla panca.
    
    «Si stenda a pancia in giù» lo invitò. ...
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