1. Prima volta anale


    Data: 29/01/2022, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... colleghe che come donne hanno un senso particolare per capire se si è in calore.Mi chiedevo come i colleghi, sia maschi che femmine, soddisfacessero il partner e se anche loro avessero le mie stesse pulsioni.Con il mio sguardo talvolta indugiavo più del solito nel guardare qualcuno che ai miei occhi era più gradevole ma senza altri fini se non quello del piacere del suo aspetto estetico ma non sessuale.Casualmente scoprii che le gentilezze e le attenzioni verso di me erano aumentate e rimanendo all’interno dell’ambiente di lavoro certi complimenti gentili o scherzosamente allusivi mi facevano piacere facendomi sentire sia donna che femmina. Le parole non andavano oltre e mai fon ora c’è stata una parola al di sopra della correttezza, mai un invito extra professionale e mai un abboccamento sessuale.Ricordo che era una bellissima giornata di fine primavera piena di colori e non c’era più traccia dell’inverno.Ci fu una riunione con un cliente ma vista l’importanza e la lontananza del cliente dalla mia azienda dovetti andare da lui nella sua casa padronale.L’incontro avvenne nel pomeriggio in uno splendido salotto con ampia vista sul magnifico fiorito giardino della villa. Io ed il figlio maggiore Claudio del titolare stavamo discutendo già da alcune ore ed infervorati non ci accorgemmo del trascorrere del tempo sino a quando Claudio disse “Sono quasi le otto di sera. Non sarebbe il caso di interrompere e riprendere il lavoro più tardi? Dai! Ti invito a cena“Il padre che era ...
    ... entrato da pochi minuti e ci ascoltava disse “Hai ragione ,è tardi. Andate a cena tu e la dottoressa. Poi, se la dottoressa non ha problemi, può fermarsi a dormire qui nella foresteria e domattina riprendiamo con comodità e testa riposata. La notte porta consiglio! Cosa ne dice signora? Così le evitiamo la fatica di ritornare e potrebbe anticipare con mio figlio altri lavori da fare”Mi aveva spiazzato. Dissi “Devo sentire mio marito pe sapere se non ci sono difficoltà a casa e poi c’è un problema. Non pensavo…. non ho ricambi personali e per dormire”Non era successo prima di allora che non dormissi con Gian Marco ma gioco forza dovevo stare fuori casa. Quindi telefonai senza far sentire né a Claudio né al padre con chi stessi conversando.Dissi a Gian Marco che ero da un cliente importante e che la proposta di dormire da loro aveva senso e rispetto per me che avrei faticato molto meno e sarei stata molto più sicura nel viaggio di ritorno l’indomani. Ritornare a casa la sera sarebbe stato un fastidioso e stancante.Il padre di Claudio aggiunse “Dottoressa, spero non si offenda se le do alcune cose di mia figlia. Anche se mia figlia è più giovane di lei sono sicuro che le saranno utili”Non potevo più rifiutare.Accettai con imbarazzo ma mi aveva risolto un problema e mi aveva fatto un complimento. Conoscevo la figlia che mi piaceva molto avendo un bel fisico ed uno straordinario portamento.Appena accettai, il padre ci salutò augurandoci una buona cena e consigliò al figlio un ...
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