1. Bologna, Silvia e lo Chef


    Data: 28/01/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Elisabetta Grandi, Fonte: EroticiRacconti

    ... ingoiandolo fino alla gola. Io seduta al suo fianco avevo il mio capezzolo in bocca e una mano ben infilata nelle mie mutandine, che erano ormai fradicie dei miei umori. Silvia pompava, succhiava e leccava come una disperata, con gli occhi chiuse e le lacrime, tanto in profondità arrivava ad accogliere la cappella di quel pene ora eretto alla sua massima potenza. Mi venne spontaneo poggiare una mano dietro la testa di Silvia così da poter assecondarne il movimento, in sincronia con le spinte che Fabrizio le infliggeva con il suo pene. Mi godevo lo spettacolo, con un capezzolo in bocca ed un dito ormai infilato interamente nella mia figa. Accarezzai i capelli di Silvia e poi con la mano scesi giù, in realtà è la mano che decise di scendere, io non potei trattenerla. Da dietro le cercai i seni e gliene strinsi uno, andando, con le dita aperte a cercare di intrappolarle un capezzolo, lo trovai, era duro, sembrava un chiodo che si stagliava rigido proprio nel centro di un'areola ora ancora più scura. Glielo strinsi e mentre glielo stringevo feci posto ad un secondo dito dentro di me, li muovevo rapidi e cominciai a gemere. Silvia poggiò la sua mano sopra la mia che stringeva il suo seno sinistro. Emise un gemito, me la strinse e la condusse sopra il suo sesso depilato. Sentii il suo calore, le sue grandi labbra bagnate. Nel frattempo Fabrizio si tirò indietro, il suo uccello schizzò fuori dalla bocca di Silvia, gocciolava della sua saliva..."ora ti voglio dentro di me" disse ...
    ... Silvia...che si posizionò a pecorina sul letto e con le dita allargò le grandi labbra per facilitare la penetrazione. Le mie ultime barriere crollarono fragorosamente a terra, con le mani andai a prendermi il cazzo di Fabrizio e lo mangiai, lo succhiai cercando di assaporare il suo sapore mischiato agli umori di Silvia, lo succhiai emettendo dei rumori vergognosi, ma me ne sbattei completamente, la voglia, il desiderio, la passione avevano preso il sopravvento distruggendo ogni mio freno morale, "brutta porca" mi disse Silvia ridendo, "quel cazzo è mio, lo voglio in figa ora". Lo tirai fuori dalla mia bocca e mi concentrai sulle palle di Fabrizio, cercando di sentirle tra i denti, leccavo la sacca, la mangiavo, con gli occhi aperti, li fissavo, non volevo perdermi nulla delle loro espressioni, dei loro lineamenti, "eccolo Silvia" dissi, agguantaì l'uccello, e stringendolo forte con la mano lo condussi a contatto con la figa di Silvia, aperta, "Fabrizio scopala!" quasi gli ordinai, mi uscì un tono perentorio. Fabrizio eseguì, con una spinta secca era già dentro Silvia..."Siiiii" urlò Silvia. Fabrizio cominciò a penetrarla prima piano e poi con più veemenza, Silvia mugolava di piacere, le sue tette ballavano libere al ritmo dei colpi di Fabrizio, che si erano fatti ora ancora più potenti. Guardavo Silvia, la guardavo con tre dita infilate in figa, lei guardò me, mi prese per un braccio e mi trascinò sotto di lei, la mia faccia proprio sotto ai suoi seni che non trovavan pace, ...
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