Bologna, Silvia e lo Chef
Data: 28/01/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Elisabetta Grandi, Fonte: EroticiRacconti
... mi nascondi Betta?...ora gli mando un bel messaggino io..."
《Ciao Fabrizio, sono Silvia, l'amica pazza della Betta, noi stiamo andando a Bologna e passeremo la notte lì, il nostro albergo si chiama best western tower, ti aspettiamo lì, se non pensi di riuscire a soddisfare due
SB i miei racconti, [06/01/21, 14:27]
donne assieme porta pure un tuo amico. Ps: la Betta non è d'accordo, ma tu fregatene, io ti aspetto e vedrai che poi sarà felice pure lei di vederti》. "Ecco fatto!"..."Silvia, che hai fatto?"..."gli ho mandato un messaggino..."..."fammi vedere", le strappai di mano il cellulare, lessi il messaggio..."TU SEI TUTTA MATTA!"
La giornata trascorse lentamente, tra le ore di lezione, le pause caffè, i miei messaggi volti ad implorar Fabrizio di non raggiungerci e le frecciatine di Silvia che, distanziata due sedie da me "Betta, stasera si scopa!" mi sussurrava, tirandosi giù la mascherina e ridendo come una pazza. Fabrizio ad un certo punto del pomeriggio aveva smesso di rispondere, e anche di leggere. "Non ti risponde perché è in viaggio" mi diceva Silvia, turbandomi ancor più di quanto non lo fossi già..."quanto dista Varazze da Bologna? Pensavo io, Dio fai che non sia vero", "è in viaggio, vedrai che stasera ce lo troviamo alla reception". Verso le 18 rientrammo in albergo, ci avevano assegnato una bella stanza al 14esimo piano del grattacielo, spaziosa, arredata in stile moderno e con un morbidissimo letto king size tutto per noi, una vera ...
... meraviglia!..."Io vado in doccia per prima" urlò Silvia appena varcata la soglia, lanciò il suo zaino sul letto e cominciò a spogliarsi ancor prima di entrare in bagno. Sistemai le mie cose nell'armadio, accesi la televisione, ricordo che guardavo frenetica l'orologio, cercavo di non pensare a Fabrizio, ma ci pensavo, come mai non aveva più neanche visualizzato i miei messaggi? Che strano, non volevo davvero credere che stesse arrivando; parlandoci nei giorni precedenti mi era sembrato un ragazzo così pacato, tranquillo, non uno che avrebbe colto così al volo un invito buttato lì più per ridere che per altro. "Betta ora tocca a te!" mi disse Silvia palesandosi completamente nuda davanti ai miei occhi, un attimo prima fissi sulla casella messaggi del mio profilo Twitter. "Silvia, ma sei matta? Non ho neanche chiuso le tende!", "tende? Ma siamo al 14esimo piano, chi vuoi che mi veda? Al limite se passa un astronauta si farà una pippa volante e viaggerà felice nello spazio!" Non l'avevo mai vista nuda, mi soffermai a guardarla, carnagione chiara, è più alta di me ma formosa come me, le tette grandi, forse un po' più cadenti delle mie, ma piene, non so se due mani di un uomo basterebbero a racchiuderle interamente, capezzoli turgidi e areole grandi e scure, così in contrasto con la sua pelle bianca, un po' di pancia per la poca attività fisica praticata (difetto che condividiamo), gambe lunghe e la sua parte intima completamente rasata con le labbra ben in vista; mi sa gliela fissai per qualche ...