1. La Cagna cap. 1


    Data: 20/01/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... Padrone che la usava quando e come voleva e questo la rendeva un po’ gelosa, ma Fuffy sapeva che occupava nel cuore del suo padrone un posto importante. In fondo Marta era anche la sua serva anche se si dava delle arie e pretendeva di comandarla.
    
    L’inizio per Fuffy era stato tormentato. Voleva diventare una cagna, ma aveva molte remore e paure. Il padrone, Ugo, un sessantenne, apparentemente distinto e normale, aveva sudato sette camicie a convincerla che doveva sperimentare e riuscì a persuaderla solo dopo molto tempo, ma una volta che Aurora si mise a quattro zampe, al suo cospetto, diventò una cagna straordinaria. Diventò immediatamente Fuffy e recepì rapidamente la maggior parte degli insegnamenti, certo, all’inizio ci furono delle punizioni, ma Fuffy le accettò, così come accettò felice le coccole e le carezze del Padrone. Molte cose che il Padrone aveva preteso da lei non erano semplici, altre non le piacevano, ma le punizioni furono severe e lei imparò a comportarsi come lui voleva. Quando lui l’accarezzava lei quasi faceva le fusa come un gatto, ma era molto più rumorosa di un gatto – ron, ron, ron. – E diventava calda ed eccitata come una cagna in calore. Tanto eccitata che si bagnava e a volte perdeva qualche goccia di pipì.
    
    Il Padrone arrivò mezzora più tardi e Fuffy scattò di nuovo per andargli incontro. Si sollevò sulle zampe davanti che gli piazzò sulle ginocchia e gli fece festa. Il Padrone si chinò su di lei e la grattò dietro le orecchie, Fuffy ...
    ... scodinzolò contenta, poi lui le passò una mano tra le zampe e l’accarezzò sulle tette. Si inginocchiò accanto a lei e l’accarezzò sulla schiena, ancora sulle tette e strizzò dolcemente i capezzoli della cagna che rizzarono e Fuffy si bagnò, cominciò a strusciarsi sulle gambe del Padrone che continuò ad accarezzarla sulle cosce formose e bianche come il latte e sul culo maestoso e immenso. – Sei proprio una bella cagna – le diceva lui, – proprio bella. Ora ti darò qualcosa di buono da mangiare. – Il Padrone andò verso il suo box e lei gli corse dietro scodinzolando. Alla parete del box c’erano dei pensili, il Padrone prese un sacchetto di crocchette, le preferite di Fuffy, e le versò nella ciotola della cagna, poi si allontanò. Fuffy era molto vorace e le divorò rapidamente, poi assetata passò all’altra ciotola, quella dell’acqua, e lappò a lungo facendo schizzare acqua di qua e di là, Marta avrebbe pulito anche se minacciava sempre di lasciarla ne suo schifoso box senza neanche darle da mangiare. Quando terminò andò a cercare il suo Padrone, sapeva che in attesa del pranzo lui, di solito, si trovava in salotto, seduto nella sua poltrona preferita a leggere i giornali o un libro. Era lì. Con più calma e meno impeto andò a strusciarsi ancora sulle sue gambe. Il padrone, continuando a leggere, si levò le scarpe. Fuffy le annusò con piacere, poi le prese in bocca e le portò via, qualche attimo dopo ritornò con le sue pantofole che poggiò vicino ai piedi nudi del Padrone e lì si distese. ...
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