Ballata per la mia piccola iena
Data: 06/01/2022,
Categorie:
Etero
Incesti
Autoerotismo
Autore: pink_, Fonte: RaccontiMilu
Marco Polidori ha quasi 18 anni e suo padre gli ha detto che finché ci saranno i lavori in casa dovrà dormire dai nonni. Quando si ripete questa frase in testa lo fa con un tono che potrebbe sembrare l’editto del re, imita la voce grossa del padre e alla fine ci mette pure uno squillo di tromba medievale ..dovrà dormire dai nonni! PAPPARAPAAAA (la tromba è sempre un po’ stonata). I nonni, simpatici ma vecchi, certe volte non lo capiscono ma sorridono comunque, sono mansueti. Anche quando lo rimproverano non riescono a essere mai davvero arrabbiati, il loro perdono arriva sempre prima anzi, è immediato. Quello che non gli piace è dormire nella vecchia cameretta che sua madre usava quando abitava in quella casa, è piena di poster con enormi facce gialle e inquietanti, col ciuffo di gomma e il giubbotto nero. L’unica cosa per cui vale la pena dormire su quel letto pieno di peluche è che la stanza di fronte è quella di zia Vanessa, la sorella minore di sua madre. L’anno scorso, quando ha passato qualche giorno dai nonni, gli è piaciuto fare tardi tutte le sere a chiacchierare con la giovane zia, la musica, le serie tv, i viaggi che lei vorrebbe fare, a Marco piace tanto stare ad ascoltarla, rimane come incantato quando lei gli racconta la sua vita, i suoi sogni. Marco la guarda e si sente sempre emozionato, come riscaldato, imbarazzato e forte allo stesso tempo. Le porte delle due camere aperte, ricorda come la sera si guardavano dal ...
... letto e si salutavano con la mano, buonanotte Marco, buonanotte.. zia. Sentirsi tanto grande. Sentirsi così piccolo. Un’altra cosa che a Marco piace tanto è ‘la roba da femmine’ termine in cui racchiude più o meno tutti gli oggetti, vestiti, creme e profumi che le donne usano. Lo smalto ad esempio, adora quando le unghie sono dipinte di un colore forte, acceso. Gli viene in mente quella volta in campagna quando mamma e zia si sono stese sull’erba a chiacchierare e si sono tolte le scarpe. Imbarazzo e calore, non dovrebbe guardare e invece lo fa, di nascosto. La mamma avevo lo smalto rosso sui piedi, la zia invece verde. No, blu. Celeste? Una specie di verde azzurro.. verde acqua? Marco non lo sa il nome di quel colore ma gli piace, il contrasto che fa con la pelle rosa e delicata dei piedi della zia. Da solo al buio, steso sul letto che una volta era di sua madre. Zia vanessa non c’è, nonna ha detto che è andata a un concerto. Proprio lì, a pochi metri da lui, c’è tutta la ‘roba da femmina’ di sua zia, beh.. perché no? Quando si alza in piedi ha l’impressione che il cuore gli batta così forte che tutta casa potrebbe sentirlo. Un ritmo irregolare, quasi sincopato, un tonfo da tamburo africano. TU-TUM E se nonna si alza? Marco non risponde a questa domanda, è già nel bagno di sua zia, vorrebbe accendere la luce ma ha paura. Usa la luce dello smartphone per illuminare la sua grotta delle meraviglie! Il lavandino, l’armadietto dei trucchi, lo specchio. ...