1. Mia madre, io e i miei cugini


    Data: 04/01/2022, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Incesti Autore: Abe_Cuckold, Fonte: RaccontiMilu

    PREMESSA: Il racconto sarà diviso in più parti e questa &egrave solo l’introduzione, di azione ne vedrete relativamente poca in questa parte, però era necessario avere un inizio su cui costruire le situazioni future
    
    Avevate finalmente finito di caricare la macchina, tu, Riccardo e Gregorio e stavate aspettando l’ultimo passeggero prima di poter partire. Finalmente la vedemmo scendere dalle scale di casa, bellissima, slanciata, vestita con una maglietta bianca attillata e un paio di shorts, i capelli lunghi e biondi le arrivavano fino alle spalle, i suoi occhi verdi mozzavano il fiato anche a metri di distanza e la grazia con cui camminava faceva voltare qualunque uomo la incrociasse, vedendola arrivare sorrisi e dissi: “Finalmente mamma, ci hai messo un sacco a prepararti.” E Riccardo aggiunse: “Bene Vanessa, direi che possiamo finalmente partire” Entrammo in macchina e misi in moto, io guidavo, Gregorio era accanto a me, Riccardo e Mamma erano sui sedili posteriori. “E’ stata proprio gentile vostra madre a lasciarci la sua casa in montagna” disse Vanessa. “Beh &egrave il minimo che poteva fare, in fonto sei pur sempre sua sorella” rispose Gregorio. “Questa &egrave l’estate più calda degli ultimi 50 anni, possiamo solo sperare che in montagna la temperatura sia più sopportabile” Aggiunse lo stesso. “Già, &egrave tutta la settimana che non scendiamo sotto i 35 di giorno, dicono che questa ondata africana durerà ancora per tutto Agosto” Dissi io, ma nessuno sembrò darmi ...
    ... ascolto. Ero contento che mia madre venisse con noi, però non riuscivo a stare rilassato all’idea, i miei cugini hanno sempre bramato mia madre, ovviamente loro non sanno che io sono a conoscienza di questo desiderio, però bisognerebbe essere idioti per non vedere i loro sguardi bramosi, le loro occhiatine o per non sentire i commenti che fanno quando pensano che io non senta, inoltre mia madre gli semplifica la vita, scegliendo di vestirsi in maniera così leggera, ma probabilmente lo fa in buona fede, alla fine il caldo torrido lo sentiamo tutti. Il mio flusso di pensiero venne interrotto da Riccardo, il più vecchio tra i due: “Leopoldo, &egrave questa l’uscita, dopo di qua &egrave tutto dritto e poi saliamo per la stradina, ti ricordi il resto della strada?” chiese lui. “Certo, certo, saliamo per il sentiero? Quello sterrato” Risposi. “Beh, che io sappia non hanno asfaltato nuove strade che vanno in una baita persa in mezzo ai boschi, quindi direi proprio di si” Ribadì lui, stavolta con voce decisamente arrogante. Dopo qualche altro minuto di macchina arrivammo al luogo designato, era una baita in mezzo ai boschi di costruzione abbastanza recente, la caratteristica più interessante era il fatto che era totalmente isolata da tutto e tutti, non si trovava anima viva senza fare almeno mezz’ora di macchina, spenta la macchina Riccardo e Gregorio entrarono a controllare che in casa fosse tutto regolare, mentre mia madre disse che avrebbe fatto un giro intorno alla proprietà per ...
«1234...»