Secondo tradimento con l’extracomunitario
Data: 01/01/2022,
Categorie:
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: Raf90, Fonte: RaccontiMilu
... trance, pensavo solo a quello che sarebbe accaduto tra breve, pensavo eccitata a quanta sborra mi sarei beccata visto che lui di certo non scopava tutti i giorni e, nonostante i soliti sensi di colpa per il tradimento che mi accingevo a compiere, volevo godermi la mia laida avventura, il mio primo cazzone nero senza pensare ad altro. Ci sdraiammo su quel lurido letto puzzolente e cominciammo ad abbracciarci, baciarci e rotolarci, assaporando a vicenda il calore dei nostri corpi. Nelle sue braccia sembravo un fuscello. Lui alto e grosso, io mingherlina nel mio metro e 65. Io sopra di lui, mi baciava con foga, con le sue grosse labbra, io contraccambiavo con le lingue che si intrecciavano, si succhiavano e si ciucciavano, mentre mi accarezzava il culo, o meglio, me lo palpava così come mi accarezzava le cosce e le tette, stringendomele con le sue grosse mani, pizzicandomi i capezzoli. Sentivo il suo torace sotto le mie tette e mi eccitavo sempre di più, impazzita dalla lussuria e dalla voglia di cazzo, ero una vera porca assatanata di sesso selvaggio.
Quando poi iniziò a baciarmi il collo, persi completamente il controllo, così gli chiesi, con voce ansimante, di volerlo in bocca. Lui si alzò in piedi sul letto ed io, inginocchiata ed impaziente, cominciai subito a sparargli un gran pompino mentre mi titillavo la figa.
Aveva un cazzo non esageratamente grosso, più largo che lungo, duro, nero come la pece, i coglioni grossi e la cappella larga, trasbordante dall’asta, ...
... turgida, gonfia ed eccitante; mi ricordava un grosso fungo nero. Già pregustando quel grosso cazzo in figa e, perché no, in culo, decisa a farlo diventare durissimo, presi a pompare a ritmo sempre più serrato il suo cazzo con un’espressione di disgusto perchè, dal forte odore che emanava, capii che lui non aveva di certo molta cura della sua igiene personale. Infatti percepivo puzzo di urina e di smegma. Gli stavo facendo un appassionato e selvaggio pompino nonostante il suo cazzo emanasse un odore non proprio piacevole, ma ancora più eccitata da ciò, leccavo i residui di smegma golosamente, non mi faceva di certo schifo, anzi aumentava la mia folle eccitazione. Lui mi accarezzava la nuca guardandomi ciucciare e godendo tantissimo, mentre mi lavoravo la sua grossa cappella maleodorante, turgida, me la passavo sul volto, la leccavo, la ciucciavo e la ingoiavo facendola scivolare nella mia bocca fino alla gola. Avanti e indietro sul cazzo a ritmo sostenuto, quando arrivavo alla cappella, la risucchiavo prima di farla uscire dalla bocca; mi resi conto che ero veramente una grande pompinara.
Mi fece fermare, si distese sul letto e mi disse di adagiarmi accanto a lui. Io eseguii il suo desiderio e, impugnato il grosso cazzo all’altezza dei coglioni, ripresi impaziente la pompa interrotta andando su e giù ritmicamente sul cazzo. Scesi fino alle palle che presi a risucchiare in bocca, a leccare con avidità e con una voglia di cazzo incredibile.
Lo stare completamente nudi, in un ...