La Manager e il suo giovane Padrone
Data: 29/12/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... singhiozzando di vergogna e poi di piacere. Aveva goduto come una pazza, ma era stato niente in confronto a quel cazzo duro e impietoso che ora la stava fottendo come se fosse un martello pneumatico. Lui non aveva nessun riguardo, la sbatteva e la mordeva, l’accarezzava e la sculacciava, ancora vestita, ma con tutta la biancheria sparsa per il pavimento e le calze strappate. Si sentiva una puttana ed una troia, si vergognava, ma spingeva decisa il bacino contro i colpi di maglio che impietosi si abbattevano su e dentro di lei. Poi lui la prese in braccio delicatamente e la portò a letto. Intervenne Valeria che la spogliò e lei da quel momento non disse più niente, nessuna protesta e nessun incoraggiamento. Voleva scappare ed allo stesso tempo restare. Voleva chiudersi ed aprirsi. Lasciò che facessero di lei quello che volevano. E furono bravi, eccezionalmente bravi. Nessun centimetro del suo corpo fu trascurato. Ricevette baci, carezze, pizzicotti e succhiotti dalle unghie dei piedi alla cima dei suoi capelli che furono scompigliati, tirati e infine accarezzati. Lei gemeva e mugolava, non poteva farne a meno. Si lasciò fare, il suo corpo era caldo, gonfio, i capezzoli ritti, la fica un torrente in piena. Fini tra i due e continuò a godere come una bagascia. Si sentiva una cagna in calore, ne voleva sempre di più, fino a quando sfinita dalle emozioni e dal piacere, dopo l’ennesimo orgasmo, non si addormentò.
Si svegliò all’alba, i due ragazzi dormivano alla grande, li ...
... osservò, erano bellissimi, una coppia stupenda e… diabolica. E dire che all’inizio le erano sembrati così innocenti. Due demoni. Si sentiva tutta rotta, ma fisicamente stava bene e si sentiva viva come mai prima di allora. Raccolse le sue cose sparse per tutta la casa, si rivestì ed andò via. Ebbe un lungo week end per meditare, per abbattersi ed esaltarsi, per andare all’inferno e ritornare in paradiso. La sua vita era stata stravolta, doveva riprendersela.
Lunedì mattina arrivò presto in ufficio, anche più presto del solito. Lei arrivava sempre prima di tutti e quella mattina ancora prima. Era uscita di casa che era ancora buio, quella notte praticamente non aveva chiuso occhio. La domenica era stata tremenda, si era resa finalmente conto di quello che era successo, non poteva negarsi che le era piaciuto, ma tutta l’immagine e la personalità che si era costruita in quegli anni ne era uscita a pezzi. Non l’avevano forzata, magari l’avessero fatto, ora avrebbe potuto considerarsi una vittima. No, l’avevano sedotta, forse avevano approfittato che era un po’ brilla, ma niente di più. Valeria diabolicamente, era lei la mente ed il motore, più ancora che Giulio l’aveva piano piano eccitata con i complimenti e con leggere carezze, con qualche affettuoso e innocente bacetto. Sembravano solo piccole e piacevoli attenzioni, teneri gesti di amicizia e cortesia, fino a quando carezze e baci non erano diventati più audaci ed espliciti e lei si era ritrovata con la lingua di lei che ...