1. La Manager e il suo giovane Padrone


    Data: 29/12/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... fine arrossì. D’altra parte non era stato semplice. Maria Salini lo guardò sorpresa e confusa, non si aspettava niente del genere. Anche lei arrossì piacevolmente. Non sapeva cosa rispondere e rimase per più di un attimo a bocca aperta. Era da molto tempo che nessuno l’invitava più a cena, se non per lavoro, e sempre in ristoranti, mai in casa di qualcuno. Non si ricordava neanche più quando era stata l’ultima volta. Però non sapeva cosa rispondere, preferiva non avere nessun genere di turbamento nella sua vita, non voleva uscire dalla sua routine. Dirgli di no… era quello che voleva rispondere, ma pensava di apparire sgarbata e non poteva inventarsi altre scuse o impegni. Non le aveva dato una data su cui inventarsi una scusa, sarebbe stata una bugia, ma poteva andare. Quindi alla fine disse – volentieri, parli con la sua fidanzata e mi faccia sapere quando vi va bene. –
    
    Era un venerdì sera e Maria Salini arrivò con un mazzo di fiori per Valeria e un dolce per il dopocena. La dottoressa rimase impressionata dalla bellezza di Valeria, si aspettava una ragazza bella perché il suo collaboratore era affascinante, ma non una così sfacciatamente bella e… sicura. Il ragazzo ha buon gusto pensò e poi è più grande di lui e molto più matura. Inoltre deve avere un sacco di soldi se sta qui, in questa zona, anche se l’appartamento non è molto grande. Valeria, al contrario di Giulio sapeva come comportarsi, l’accolse sorridente e la ringraziò per il pensiero, da perfetta padrona ...
    ... di casa. Si trovarono presto a loro agio e iniziarono a parlare dei rispettivi lavori. Un terreno sicuro per entrambe. Maria si rese subito conto che la ragazza nel suo campo era una promessa. Valeria era anche una cuoca più che brava e la cena fu piacevole, Maria si stava sciogliendo e non disdegnava quel rosso corposo ed inebriante. Giulio e Valeria le piacevano sempre di più e non ricordava più da quanto tempo fosse così rilassata e soddisfatta.
    
    Maria era distesa sul tappeto a gambe larghe, discinta, ma non nuda. Rossa come un peperone maturo e tremante. Di piacere. Non sapeva neanche lei come fosse finita lì, si vergognava come una bambina, ma, doveva ammetterlo, stava godendo irrefrenabilmente. il suo giovane sottoposto la stava penetrando e la sbatteva come una bambola di pezza e lei non poteva far altro che gemere ed emettere gridolini di piacere. – Basta, basta, potrei essere tua madre… sì, sì, non ti fermare… spaccami… oh dio come è bello. Non sapevo che potesse essere così… – E prima, quando Valeria l’aveva baciata sulla bocca e poi l’aveva trascinata per terra e poi le aveva aperto la camicetta, slacciato il reggiseno e baciato e succhiato i capezzoli fino a farli diventare duri come biglie di vetro. E non era finita, quella stupenda ragazza le aveva abbassato le mutandine e l’aveva leccata lì. Dove nessuno l’aveva mai fatto. Lei dapprima aveva stretto le cosce vergognandosi, ma quando lei l’aveva pizzicata tra le cosce e l’aveva morsa sulla fica si era arresa ...
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