Baby sitter
Data: 24/12/2021,
Categorie:
Etero
Autore: benves, Fonte: Annunci69
... occhio pronto a cogliere l’attimo fuggente della gradevole mostra.
Sicuramente alla lunga Fabrizio si era accorto delle mie manovre ma, nonostante questo, non faceva trasparire nulla di diverso dal suo impeccabile comportamento nei miei confronti
Cominciarono invece a mutare le sue abitudini.
Ad esempio notai che la porta del bagno, mentre faceva la doccia, adesso rimaneva socchiusa.
Per me era un modo per spiarlo mentre, ancora bagnato, indossava l’accappatoio: l’assenza della pancetta metteva ancor più in risalto il suo sesso.
Mi piaceva vedere soprattutto quando se lo asciugava.
A letto, la sera, prima di addormentarmi, quel pensiero era diventato un’ossessione.
La mia sfrontatezza già stava lavorando per superare il tormentoso momento.
Avevo provato e riprovato più volte nella mia testa il piano che un giorno, decisa, attuai.
Fabrizio era in doccia già da cinque minuti e la porta del bagno era, come al solito, socchiusa.
Mi assicurai che i bambini erano nella loro stanza assorti nel guardare un cartone animato.
Presi quasi la rincorsa per sembrare più veritiera possibile.
Entrai nel bagno!
La doccia era alle mie spalle e quindi non dovetti simulare l’imbarazzo di vederlo nudo.
Avevo calcolato tutto.
“Oh! Scusami Fabrizio! Ero con la testa fra le nuvole e non ho neanche fatto caso che c’era la luce accesa nel bagno!”
Tra lo scrosciare dell’acqua sentii la sua voce: “Nulla! Non ti preoccupare, Alessandra! Succede! ...
... Anzi… se non ti dispiace, approfitto, visto che sei qui puoi porgermi la bottiglietta dello shampoo che ho lasciato sul lavabo? Ti puoi anche girare, tanto sono chiuso nella doccia!”.
Ormai ero in gioco e mi piaceva giocare, senza regole!
Presi la bottiglietta e allungai il braccio verso il box doccia, che si aprì quel tanto necessario.
“Per favore avvicinati di più, Alessandra; se tiro fuori il braccio, bagno tutto per terra, e chi la sente poi Chiara!”.
Attraverso il vetro lavorato del box, intuivo la figura di Fabrizio.
Solo l’apparenza di una macchia più scura mi faceva supporre l’altezza del suo pube.
Infilai il braccio nello spiraglio cominciando a sentire l’acqua che mi bagnava la mano.
Mi piaceva immaginare l’effetto avuto su Fabrizio in quel momento nel vedere la mia mano poco distante dal suo corpo nudo e dal suo membro.
Ero riuscita, come avrei voluto, con questo semplice gesto a provocargli un’erezione?
Lasciai passare qualche giorno.
Poi riprovai il gioco.
Sarebbe stato banale se fossi entrata come la prima volta, così decisi di bussare alla porta del bagno.
“Fabrizio! Uno dei bambini ha bisogno dei fazzolettini di carta. Posso entrare a prenderli?”
Il rumore dell’acqua come al solito copriva la voce.
“Entra pure Alessandra! Nessun problema!”.
Questa volta il box doccia era aperto per quasi la metà, ne vedevo l’immagine allo specchio.
Tergiversai un poco trafficando nel cassetto dove erano riposti solitamente i ...