1. Istanti


    Data: 15/12/2021, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Quella sera Marco aveva poca voglia d’andare a quel noioso e ripetitivo banchetto organizzato di frequente dai suoi compagni di lavoro. Era stanco, in quanto avrebbe desiderato vivamente stendersi sul letto, perché voleva semplicemente non fare nulla, abbandonare la giacca e la cravatta d’ordinanza, stare pigramente davanti al televisore cambiando da un canale all’altro perfino lasciandosi andare, sennonché un rapido sguardo all’orologio lo richiamò alla realtà scuotendolo sbrigativamente, poiché era sopraggiunta l’ora di partire. Lasciò in fretta la camera dove ancora aleggiava il profumo che Giorgia si era lasciata dietro prima d’uscire, sì, Giorgia per l’appunto, mentre proprio in quest’istante si chiedeva da quanto tempo non facevano più l’amore.
    
    Lui, invero, in qualità di preposto e di devoto referente di quell’importante reparto e settore dei guadagni, non poteva indubbiamente tralasciare d’essere presente a quel negoziato con quei collaborati d’oltre oceano, a quel punto azionò lo stereo: prontamente risuonarono le prime note del delizioso brano ‘Heaven’ di Annie Lennox, ai suoi primi tempi con Giorgia quando ancora lui credeva totalmente nella passione e nel perenne trasporto, dal momento che quella partecipazione sembrava dovesse durare per sempre, abbondante, inesauribile e infinito sentimento per l’appunto. Lui al presente rimembrava quelle favolose scene molto bene, perché proprio su quelle note di quel brano udite tante volte, entrambi avevano fatto l’amore. ...
    ... Quando? Quanto tempo fa? Lui s’impose intimandosi di pensare al momento, al pasto serale, agli statunitensi e alla sua professione che procedeva ogni volta maggiormente, paragonandola in analogia e in misura differente rispetto alla sua vita privata.
    
    Nel tempo in cui rimestava questi pensieri entrò frattanto nella sala giacché i pezzi grossi erano tutti accomodati, lì infatti c’erano i due responsabili statunitensi, Berto, il suo dirigente con Anna, la collaboratrice con la quale aveva avuto una vicenda tempo addietro, sì ma quando? Sei mesi, otto mesi, un anno forse? L’ultima volta che aveva fatto l’amore? L’amore compiuto con entusiasmo, passione e trasporto s’intende, perché con Giorgia ormai era diventata un’abitudine, un adattamento, quasi un’assuefazione, un’evidente, lineare, semplice e pura formalità come d’altronde le assemblee, le cene, i ritrovi e le telefonate di lavoro, dato che solamente al momento della presentazione di quel cerimoniale s’accorse che la ragazza accanto a Berto non era Anna:
    
    ‘Oggi la signorina Licia sostituisce Anna, visto che ha avuto un inaspettato contrattempo’.
    
    ‘Può chiamarmi Licia’ – gli disse, tendendogli una mano bianca dalle unghie corte e senza smalto.
    
    S’accomodò a fianco del presidente della filiale statunitense, Mr. Johan e del suo braccio destro, tenuto conto che là davanti aveva Licia e Berto:
    
    ‘Il dottor Martini &egrave il nostro direttore per gli acquisti’ – esordì Berto, con quella voce acuta e quasi stridula.
    
    ‘E’ ...
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