Bellezza introvabile
Data: 10/12/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... gettandola per terra. Attualmente Libera era nuda dalla cintola su, lui si scagliò addosso come una furia baciandole i seni e mordendole i capezzoli diventati duri, lei si lasciò andare sulla poltroncina dalla quale fino allora non si era mai mossa, godendo della passione con la quale la baciava e la toccava. Lui immergeva il viso fra i suoi seni assaporandone tutta la morbida bellezza, lei gemeva e mugolava, si sentiva tutta sua, oggetto d’un desiderio incontenibile e irrefrenabile che la travolgeva. Dopo si scagliò sulla minigonna sfilandogliela e gettandola per terra, in quanto restavano solamente le mutandine bianche, fino a poco prima oggetto nascosto del desiderio, adesso ultimo bastione rimasto per proteggere la nudità di Libera.
Lei se ne stava distesa sulla poltroncina offrendosi a lui come per chiedergli di toglierle quell’inutile indumento, lui l’accontentò. Afferrò le mutandine ai due lati con le mani e cominciò a tirarle giù, scoprendo i foltissimi e nerissimi peli del pube e della fica, sfilandole e scaraventando le mutandine verso il pavimento con foga. Adesso Libera era nuda, completamente discinta, bella e desiderabile, stupendamente pronta a darsi tutta a lui, pronto a farlo godere senza misura. Lui s’inginocchiò davanti al corpo di Libera aprendole le gambe e affondando il viso dentro di lei. Libera se ne stava con le cosce appoggiate sui braccioli della poltrona aperte, intanto che lui le leccava appassionatamente quella pelosissima fica dilatata. Con ...
... la testa appoggiata sullo schienale della poltrona con gli occhi chiusi Libera si lasciava trasportare dall’onda azzurra del piacere, peraltro incontenibile e incontrollato senz’opporre resistenza. Venne con un gemito e uno spasmo, il suo corpo s’irrigidì, mentre lui assaporava quei fluidi che ingenti fuoriuscivano dalla sua intimità di donna totalmente in estasi. In seguito lui s’alzò, si sfilò rapidamente la camicia e s’abbassò sia pantaloni che slip, offrendo allo sguardo di lei ancora perso nel ricordo dell’orgasmo appena vissuto, il suo cazzo eretto come un monumento all’amore. Lo avvicinò al suo viso e alla sua bocca, Libera aprì la bocca per catturare quel grosso membro di carne. Lo afferrò golosa e insaziabile per assaporarlo e per possederlo totalmente, poi in maniera sapiente cominciò a lavorarselo con movimenti sempre più rapidi e vogliosi, fino a farlo sborrare gustosamente accogliendo tutto dentro di sé quel bianco e denso latte di vita.
‘Libera, sei meravigliosa, sei eccezionale, sei davvero un incanto’ – ebbe la forza di sussurrare con un filo di voce, intanto che si staccava da lei sorridendo. Anche Libera sorrise ammirandolo e squadrandolo in silenzio, probabilmente con la mentre catapultata in modo indefinito altrove.
Il suo sguardo era però allibito e ponderatamente lontano, manifestamente smarrito e perso, esplicitamente impreciso e sfuocato, fisso nel considerare scrutando indubbiamente paradisi che non sono di questo mondo.
{Idraulico anno 1999}