1. Sedotto da mia suocera matura


    Data: 09/12/2021, Categorie: Etero Autore: edipo46, Fonte: Annunci69

    ... abbassai la cerniera dei pantaloni. Quando il postino le schiaffò quel po’ po’ di nerchia in culo e cominciò a stantuffare poderosamente, ero al massimo dell’eccitazione. Decisi di agire. Con un balzo mi ritrassi dietro al tendaggio che separava il salotto dal soggiorno e diedi volume alla TV.
    
    In breve il tono delle smodate urla di piacere emesse dell’attrice, unite ai rantolii dell’attore che la inchiappettava raggiunsero un volume tale da svegliare la suocera. Io, nascosto ed eccitato, osservavo curioso, volevo osservare la sua reazione.
    
    Ad uno strillo più potente emesso dalla porno attrice, vidi mia suocera sbattere gli occhi e lentamente aprirli: tardò un po’ a prendere coscienza di sé, mentre lo sguardo vagava sul soffitto.
    
    Finalmente le urla sguaiate della casalinga in orgasmo attirarono la sua attenzione: istintivamente corse con la mano a cercare il telecomando per abbassare la fonte di quel rumore. Poi si rese conto. Fissò lo sguardo allo schermo, e fece attenzione a quel che accadeva. Strabuzzò gli occhi per la meraviglia: cosa stava guardando?!
    
    La casalinga matura, inarcando la schiena, si stava sfilando l’enorme proboscide dalle visceri, e mentre il postino infoiato ansimava come un toro, con entrambe le mani prese a massaggiarglielo, osservandolo con sguardo avido e ammirato, strappandogli urla di piacere. Poi portava di nuovo alla bocca la grossa cappella violacea, che leccava con consumata sapienza.
    
    Infine, rivoltando il ragazzo di schiena sul ...
    ... divano, gli montava a cavalcioni e, con abile mossa, faceva sparire in un attimo i venti centimetri di carne turgida nell’antro insaziabile della sua vagina, cavalcando con passione, ardendo di desiderio.
    
    La curiosità della suocera mutò presto in interesse, l’interesse in eccitazione, mentre l’inquadratura mostrava in primo piano, da dietro, il grande culo della casalinga, in ginocchio sul divano, a cavalcioni del ragazzo, e la lunga asta che entrava e usciva, per quasi tutta la sua lunghezza, dal corpo della matrona, al ritmo indiavolato delle sue movenze. E quando la telecamera, maliziosa, scendeva ad inquadrare i piedi della troia, che volgeva le ampie piante rugose allo spettatore, io dietro la tenda sentivo il mio uccellane che pareva voler esplodere tra le mie mani…
    
    Ma mi trattenevo, volevo gustarmi la reazione della suocera. Reazione che non tardò: mentre la sua eccitazione cresceva, e lo sguardo avido era calamitato dallo schermo, e la lingua golosa umettava le labbra inquiete, e i denti candidi mordevano le stesse labbra, fu un attimo scorgere una mano infilarsi languida tra le cosce, le dita dalle lunghe unghie sparire tra i peli del cespuglio bianco, trovare la spacca avida frugare gli anfratti umidi, titillare il clitoride già gonfio, ottenere umori che infradiciavano mani, cosce, divano.
    
    Il suo respiro sempre più profondo si mutava in mugolio, in gemito, in lamento di desiderio, e mentre lo sguardo cupido ammirava la carne bollente ed infinita che il ...
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