1. Sedotto da mia suocera matura


    Data: 09/12/2021, Categorie: Etero Autore: edipo46, Fonte: Annunci69

    ... sempre della stessa tinta, tacco dodici. Nello scivolare nell’innaturale posizione, la camicia le era salita fino alle anche, la vestaglia completamente aperta le era caduta ai lati, e le sue parti più intime erano ben visibili. Le gambe semiaperte agevolavano la vista. Non mi trattenni dallo scrutare il ventre un po’ rugoso, il pelo grigio e abbondante sul pube, il seno cadente ai lati, le cosce invitanti, benché al loro interno pieghe di pelle e un po’ di cellulite fossero ben evidenti.
    
    La visione era eccitante, tremendamente eccitante, non riuscivo a distaccarmene. Lo sguardo avido frugava ogni particolare, ogni piega, ogni pertugio di quel corpo maturo e desiderabile. Il tasso alcolico dissipava le inibizioni, e dovetti sforzarmi per non cedere alla tentazione di toccare quel corpo conturbante con le mani e la bocca.
    
    Tuttavia decisi di provare qualcosa, fosse anche solo uno scherzo.
    
    Notato il telecomando che le si era infilato sotto un fianco, e mi impediva di spegnere la Tv senza un contatto che sarebbe potuto essere imbarazzante, mi misi a cercare il secondo telecomando, quello del decoder. Trovatolo, non seppi trattenermi dal fare un po’ di zapping: sapevo cosa cercare, e lo trovai. Rapidamente selezionai un canale che, a quell’ora, era solito programmare film porno. Il volume a zero, in piedi di fianco alla suocera semivestita e dormiente, trovai un film, e mi misi a guardarlo.
    
    C’era una donna, matura e procace, che in abiti succinti e tacchi a spillo, ...
    ... armeggiava con un aspirapolvere per casa: una vera casalinga. Ad ogni movimento, tette gonfie come cocomeri, e glutei sodi come meloni, si intravedevano attraverso i pochi lembi di stoffa che la fasciavano. Cominciavo ad eccitarmi, e la presenza dalla suocera moltiplicava la mia eccitazione.
    
    Dopo una serie di inquadrature che nulla lasciavano all’immaginazione sul corpo della matura casalinga, si sentiva suonare alla porta: era il postino, un ragazzo lungagnone e magro, che doveva consegnarle una raccomandata. Entrato in casa alla vista della signora il suo sguardo tradiva presto il suo interesse. La mora casalinga lo ricambiava con eloquenti sorrisi. Quando si chinava per apporre la firma, quel ben di dio di seno si apprestava riversarsi fuori, sotto gli occhi vogliosi del ragazzo, che subito allungava le mani. La donna cadeva in ginocchio di fronte al ragazzo, e senza troppi preliminari, leccandosi le labbra dal desiderio, abbassava la cerniera dei pantaloni di lui, infilandovi svelta le mani e traendone un uccello di dimensioni faraoniche: un salciccione lungo almeno una ventina di centimetri, che prontamente provvedeva a ficcarsi in bocca, lavorandoselo come solo un’attrice professionista sa fare. Da lì in poi la trama non riservava sorprese: la donna sospendeva il pompino solo portarsi il ragazzo sul divano, e lì proseguire alternando le più classiche pose del repertorio..
    
    Io, arrapato, incurante della suocera che avrebbe potuto risvegliarsi da un momento all’altro, ...
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