Sedotto da mia suocera matura
Data: 09/12/2021,
Categorie:
Etero
Autore: edipo46, Fonte: Annunci69
... evidentemente desidera mettersi ancora in mostra, anche gli anziani possono avere certe pulsioni….”
Talvolta, scherzando, è giunta perfino a dirmi:
“E poi, cosa mai può succedere …. Ti provoca, ti eccita? …. Ebbè, se devi tradirmi con una tua collega d’ufficio… almeno con mamma resterebbe tutto in famiglia…”
E giù una risata disarmante delle sue, che non allevia però la mia tensione.
Le visioni mattutine mi restano nella mente per tutto il giorno. La vista di quel corpo così sfacciatamente e quotidianamente esibito, la consapevolezza che gli sguardi di desiderio che spesso non riesco a trattenere non provocano apparente imbarazzo né nella suocera, né tanto meno in mia moglie, la persistenza di queste sensazioni per così tanto tempo, hanno cominciato a farmi abituare all’idea che desiderare mia suocera sia quasi normale, naturale.
Ho cominciato a sostenere i suoi sguardi gentili ma torbidi, ho smesso di scansarmi con imbarazzo quando la incrocio lungo le scale la mattina, lasciando quasi che strusci le sue forme generosamente esibite contro il mio corpo già eccitato.
Se i suoi occhi si posano più a lungo su di me, ricambio con ugual fermezza (ma sotto mi sento sciogliere…), se porge una battuta salace, ribatto arditamente, anche in presenza di mia moglie, che ride divertita e complice.
Ho cominciato a frequentare il suo bagno. In realtà è stata lei a cominciare a frequentare il nostro, come casualmente sempre prima che io mi ci recassi (almeno a me è ...
... piaciuto pensare così), lasciando distrattamente qualcosa di suo: una calza velatissima appena tolta, una vestaglia trasparente, biancheria intima (ma si può indossare perizomi a sessantacinque anni?!), mancavano ormai solo le ciabattine da camera, che peraltro indossa quasi continuamente in casa…
Qualche sera fa rientravo tardi, molto tardi, da una serata con gli amici. Abbondantemente brillo, a fatica ho infilato le chiavi nella toppa, ed entrato nel soggiorno, mi sono stupito nel notare una luce ancora accesa nella zona TV, e nell’udire voci basse e rumori. Cautamente mi sono avvicinato alla tenda che separa il salotto dal soggiorno. Buttando lo sguardo oltre ho notato che la TV era ancora accesa, e le voci che udivo venivano da lì: il solito dibattito da salotto televisivo. Uno sguardo alla poltrona, e vedo, con sorpresa, mia suocera sprofondata tra i cuscini, addormentatasi guardando il programma. Erano le tre, passate da un po’.
Cauto mi avvicinai ulteriormente. Nel sonno il corpo della donna era scivolato in giù, e solo la testa poggiava sullo schienale della poltrona. Il resto era in posizione orizzontale il bacino già oltre la seduta, una gamba ripiegata verso terra, l’altra distesa con il piede poggiato su un sofà.
Non potei fare ameno di notare il solito succinto e provocante abbigliamento: una cortissima camicia da notte di voile rosa trasparentissimo, una vestaglia dello stesso tessuto, ornata ai bordi da pelliccia pure rosa, ciabattine rosa con pon pon ...