1. Storie astratte di un singolo d'assalto


    Data: 06/12/2021, Categorie: Etero Autore: dreamofthebluturtles, Fonte: Annunci69

    ... 2003”
    
    “Lasciati andare. Sei teso”
    
    Le presi le gambe e iniziai ad accarezzarle. Prima i piedi, poi risalendo lungo le cosce. Sollevai un poco la gonna. Collant con le aperture giuste, intimo, che ve lo dico a fare? assente.
    
    Mi si chiuse la vena, sanificai mani e braccia con l’amuchina (in tempi di covid bisogna essere sempre attenti) e scivolai sotto. Una jolanda parzialmente rasata, le gambe appoggiate sulle mie spalle mi caricarono a pallettoni, la testa di cazzo ripresasi dallo stupore per l’approccio di piede era già alle 12 05 e 36 secondi. Ma le cose ragazzi vanno fatte con calma. E sue e giù e destra e sinistra e dai la cera e togli la cera, il “bravo Tartarugo” furono i sui gemiti che partirono dopo 65 secondi.
    
    “Alessandra, non ho scritto abile linguista sul profilo solo perché questo grande dono che mi ha dato il buon Dio voglio che sia per poche, ritieniti fortunata. “ In realtà lei non credo capì granché. La vidi solo con dei capelli molto più disordinati di quando entrammo in stanza e con le gambe che, incrociate tra collo e spalle si erano chiuse sempre più in una morsa ferrea. (Piuttosto interessante per un vecchio maiale amante dei giochini sado come me tra l’altro.)
    
    “Foffoco” riuscii a stento a farfugliare con la testa schiacciata tra le cosce e con gli umori che mi inumidivano il volto.
    
    In tutta risposta ricevetti un: “lecca e non rompere”
    
    Alzai lo sguardo e la intravidi rossa in volto mordicchiarsi le labbra. Per tutto il tempo ci fu un ...
    ... feeling fatto di complicità, pirlaggine e voglia di godere senza tanti fronzoli. Io ero partito per scoparle la mente ma nel mentre mi feci l’dea che la mente me la avrebbe trombata lei, passando però attraverso la prostata.
    
    Mi lasciò andare un attimo. “Ora tocca a te.”
    
    “Siiiiiiiiiiiiii” un sussurro in stereofonia. “Tesoro sono morbida argilla tra le tue mani”
    
    “Ma che cazzo le dici imbecille? Ma guarda come sono!!!! Sono un uomo cannone vestito da Humphrey Bogart in Casablanca. Sono l’uccello più in tiro che si sia visto in Costa Smeralda da anni.
    
    “Smettetela di parlare tra di voi, ora siete nelle mie mani”
    
    Balbettai a stento un: “ma??”
    
    “Si. Parli con il tuo pisello. Molti uomini lo fanno e non sei il primo. Il problema è quando iniziano a raccontargli stronzate”
    
    “Comunque ora zitti tutti parlo io.” E mi fece scivolare giù i pantaloni ed i boxer a forza.
    
    Io pensai che per parlare durante un pompino, dovesse avere delle enormi doti ventriloque. Comunque mai disturbare una donna che vuole donarti un rapporto orale.
    
    Prese dalla borsa un barattolo con del liquido all’interno. “Amuchina? Ti disinfetti?” Le chiesi con la faccia da pirla. (Insomma la solita.)
    
    “No. Gel lubrificante. Preparati: sarà dura”
    
    La guardai un attimo preoccupato.
    
    Iniziò una lentissima sega…prima una mano, poi due mani, poi due mani e due piedi, poi due mani due piedi a testa in giù. No, cioè sto deragliando… Rimasi tra le sue mani un tempo indefinito. Ricordi indelebili. ...