Storie astratte di un singolo d'assalto
Data: 06/12/2021,
Categorie:
Etero
Autore: dreamofthebluturtles, Fonte: Annunci69
... postazione pc un triplice sospiro di sollievo si sciolse immediatamente. Strette di mano, abbracci in alcuni casi anche lacrime di commozione.
Finalmente dopo decine di messaggi di altri singoli pronti a risucchiarmi ovunque o disposti a concedermi il privilegio di risucchiare loro, forse avevo trovato l’incastro giusto per arrivare a fornicare tramite A69.
La notte passò insonne ma finalmente giunse l’alba e insieme ad essa anche una certa voglia di rendersi presentabili. Il numero di telefono c’era. Camicia aperta e capello con un accenno di bianco man manco crescente. Una foto partì su whatsapp.
La risposta non si fece attendere. Camicetta con un e dico un bottone aperto e un solco che lasciava immaginare passione e poesia. “Tartarù ma vuoi dire che…ma soprattutto pensi ti facciano entrare ad Arzachena con quella macchina?”
“Ascolta fatti i cazzi tuoi, sono entrato al Pevero in pieno luglio, vuoi che non mi facciano arrivare all’agriturismo a febbraio?”
Macchina imbarcata sul traghetto. Una Opel del 2009. Da 0 a 100 km/h in 2 minuti e 55 secondi e non fatevi sentire scontenti, altrimenti si pianta. Il trattore di Artemio ne “il ragazzo di Campagna” aveva più sprint. Arrivai comunque per tempo. Un agriturismo nelle campagne fuori dal centro smeraldino. Mentre ero in preda all’ansia da primo impatto, arrivò il suo messaggio: “scusa il ritardo sto arrivando. Spero tu possa perdonarmi. “
“Sei già perdonata, ti aspetto.”
Passarono non più di 5 minuti e ...
... una Yaris fece il suo ingresso nel parcheggio, posteggiandosi a pochi metri da me.
“Tartarù mi sembra molto molto carina, io ho riposato a dovere. Sono in uno stato psico fisico ideale, ho anche preso una abbronzatura che mi ha dato quel tocco da bronzo di Riace.. soltanto qualche tua cazzata può toglierci il Sacro Graal di questa bella guagliona. Ricorda: parla poco, concetti chiari evita di dirle che voti a destra, poi lascia fare a me.”
“Giacomino, digli di andare a cagare.”
Scesi dalla macchina con uno charme che avrebbe fatto impallidire Argentero mentre in corsia distribuisce dosi di enterogermina a chiunque lamentasse un dolore qualsiasi.
“Ciao.” Le aprii la portiera e nel vederla scendere… ira di deu: stivaletto, una gonna corta ma non cortissima, collant da un certo numero di denari che quando avrò imparato a contarli sarà sempre troppo tardi, camicetta bianca con, questa volta, bottoni chiusi, giacchettino in pelle, 1 metro e 65 di forme proporzionate e longilinee completate da un sorriso solare, due occhi verdi che rubavano l’anima e da dei capelli castani raccolti dietro di cui ero già innamorato come solo altre 742 volte mi era capitato prima.
“Ciao Tartarugo, io sono Alessandra.”
“Alessandra, il piacere è mio” Rispose la testa di cazzo.
“Che strana voce…”
“Lascia stare è una lunga storia, soffro di laringiti improvvise. Ma dimmi: tutto questo mistero? Pochissimi dettagli. donna misteriosa fino all’ultimo istante…diffidavi?”
“Tu nel sito ...