Il matrimonio a cuba
Data: 04/12/2021,
Categorie:
Trans
Autore: Jverne70, Fonte: Annunci69
... da mille e una notte. La donna perfetta.
Era impossibile resister a quel risucchio, dai miei mugolii capì che stavo per venire.
Tenne il cazzo in mano a pochi centimetri dal viso, diede una slinguata alla cappella ed uscirono a raffica gli skizzi che le inondarono il viso.
Proprio come avevo immaginato poco prima, le gocce di sborra bianca sul suo viso scuro. Gli ultimi schizzi li bevve con golosità. Ridacchiava. “Porcelone” diceva mentre mi guardava negli occhi, ancora li inginocchiata, mentre con le dita, con lentezza studiata, raccoglieva le gocce di sborra dal viso per poi portarle voluttuosamente alle labbra.
Una Troia da “un milione di dollari” una Vacca infinita.
Sentimmo gli amici chiamare, ci stavano cercando.
Ci sistemammo ed uscimmo facendo finta di nulla.
Quella notte, seppur stanco, mezzo ubriaco ed ancora eccitato non dormii quasi per nulla.
Esmeralda mi si era impressa dentro.
Capivo solo ora la magia che aveva catturato Antonio con la sua Isabela. Quelle donne emanavano un fascino irresistibile.
Il matrimonio fu perfetto, non una cosa fuori posto.
Non so se sfruttammo un usanza del luogo o se fu inventata li per li ma io ed Esmeralda, i perfetti testimoni, saremmo andati in viaggio con gli sposi.
Mantenendo ovviamente la loro meritata privacy.
Si parti tutti e quattro allegramente. Il cazzo era sempre più inquieto. Dopo quel pompino da manuale ora esigeva il resto. “Fica, Culo, bocca, le faccio il servizio completo “ ...
... pensai tra me e me.
Passammo una splendida giornata in allegria ma tutti non vedevano l’ora che venisse la sera.
Io ed Esmeralda ne parlammo e decidemmo di lasciare la cena, la loro prima cena, tutta per loro, così come la nottata. Noi non ci saremmo di certo annoiati.
Avevamo due camere prenotate. Ufficialmente in effetti eravamo li come due singol.
Ci demmo appuntamento in camera sua.
Una doccia e via.
Sotto la doccia mi menavo il cazzo e ci parlavo “mi raccomando, ora ti faccio conoscere una fica ed un culo da urlo. Comportati come sai”. Ero tutto eccitato.
Indossai dei pantaloni di lino, ovviamente senza boxer. Camicia bianca aperta sul davanti. Un ultima occhiata ed uscii.
Bussai, sentii la voce sua che mi diceva di entrare.
Non la vidi, mi disse che era in bagno. “vieni Porcelone vieni”
Stava immersa dentro la vasca da bagno, con tutta la schiuma che cercava inutilmente di stare attaccata a quelle enormi tettone.
Dei capezzoli da infarto. Mi chinai e cominciai a mordicchiarli. Li presi in mano, ci affondai il viso.
Una goduria unica. Il cazzo attraverso i pantaloni premeva per uscire.
Lei se ne accorse, con la mano bagnata di schiuma mi tirò fuori il cazzo e comincio a pomparlo come sapeva fare lei. Dieci minuti di paradiso.
All’improvviso mi disse di andarmi a sdraiare sul letto. Durante il tragitto tra il bagno ed il letto mi denudai e quindi mi sdraiai sul letto. Lei uscì subito, con l’asciugamano alla vita che le lasciava ...