1. Tortura cinese - cap. 2: "gocce"


    Data: 03/12/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: quiora, Fonte: Annunci69

    ... muoversi nelle viscere. Ad ogni mia contrazione rispondeva spingendosi verso di me, capii che soffriva a restare ferma, se non l’avessi montata brutalmente si sarebbe voluta muovere lei. Così accontentai lei e me stesso, iniziando a cavalcarla con tutta l’energia che avevo. Godevo della sua sottomissione fisica, che trovavo estremamente eccitante, ma pure dei suoi gemiti che diventarono presto urla di piacere ad accompagnare ogni mio colpo.
    
    Il sudore mi grondava dal viso, dal petto, da tutto il corpo, come fosse distillato nell’aria calda e impregnata di afrori, diventò tutt’uno con il suo sudore, l’olio della candela, le sue secrezioni.
    
    Quando avvertii che il piacere stava per condurmi all’orgasmo, per un istante mi balenò di trattenermi, ma la voglia di possederla fino in fondo e completamente era tanta che non mi fermai. Godetti sia mentalmente che fisicamente, come raramente accadeva, e mentre le riversavo dentro le mie ultime gocce, sentii le sue contrazioni orgasmiche stringermi e proseguire anche dopo che le mie si erano esaurite.
    
    Rimanemmo fermi così, io sopra di lei di peso, lei abbandonata sprofondata nel letto, per un tempo indefinito. La luce del pomeriggio filtrava ...
    ... morbida tra le tende, si sentivano solo i nostri respiri, un canto di uccellino, rumori di traffico lontano.
    
    Avvertii tutta la dolcezza del suo essere, del suo bisogno di servirmi e di donarmi piacere. Le scostai i capelli, ammirai la bellezza del suo viso così ancora arrossato per l’appagamento. Le baciai la guancia, lei si girò il più possibile e ci scambiammo un bacio intenso, di quelli…non tra master e slave.
    
    Fu una parentesi. Per me, meravigliosa. Per lei… cosa darei per saperlo!
    
    “posso andare in bagno?”
    
    “si, ma non lavarti, rivestiti e vai così.”
    
    Ubbidiente si infilò i leggings, si riassettò il trucco ed uscì di corsa.
    
    Pensai con rinnovata eccitazione al mio seme che le stava uscendo e colava tra le gambe.
    
    Pochi minuti dopo la vidi comparire sul suo terrazzo, con un paio di shorts, e si mise sullo sdraio al sole.
    
    Ci messaggiammo:
    
    “Perché hai tolto i leggings?”
    
    “Scusi professore se non le ho chiesto il permesso…mi facevano troppo caldo. Me li devo rimettere?”
    
    “No. Sei andata in bagno?”
    
    “No Professore.”
    
    “Brava. Tienimi dentro di te.”
    
    “Lei è sempre dentro di me, Professore.”
    
    Ci aggiunse un cuoricino, ben sapendo che poi per questo l’avrei punita. 
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