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Sul treno
Data: 30/11/2021, Categorie: Etero Autore: PerseoBlu, Fonte: Annunci69
Primi di Aprile. L'aria mattutina è ancora fresca ma il cielo è limpido e il sole accecante mi riscalda mentre sono sulla banchina ad aspettare il treno Frecciarossa delle 7 e 50. Mi piace andare a lavorare a Milano quando ci sono giornate come questa. Il grigiore invernale è un ricordo e le persone sembrano più attive, come se la primavera avesse portato nuova vita. Due donne in carriera conversano dietro i loro occhiali da sole all'ultima moda. Indossano solamente dei tailleur con delle décolleté scure. Non sono un fan di questo tipo di abito ma devo ammettere che le due trasmettono un'eleganza quasi provocatoria. Chissà se hanno mai fatto sesso con quella mise. Ecco il treno. Guardo sul telefono il biglietto: carrozza 8 posto 14d. Bene, sono vicino al finestrino. Mentre attendo che la porta si apra penso che mi piacerebbe approfittare dei quarantacinque minuti di viaggio per schiacciare un pisolino, ieri la serata con le vecchie compagne di università è andata per le lunghe. Invece ho arretrati di lavoro oltre che di sonno. Salgo. Il treno è già quasi pieno, persone equamente divise tra chi lavora al computer e chi cazzeggia con lo smartphone. Mentre avanzo lentamente in cerca del posto, quasi a centro vagone noto una ragazza mora carina intenta a leggere un libro. Universitaria probabilmente, mordicchia una matita che le serve per sottolineare. Faccio appena in tempo a incrociare lo sguardo dei suoi occhi castani alla sudamericana che devo proseguire incalzato ...
... dalla coda dietro di me. Il treno sta già ripartendo. Pochi metri e sono arrivato. Nel tavolino a quattro, due già occupati. Chiedo cortesemente ad un uomo assopito di alzarsi per farmi accomodare al mio posto vicino al finestrino. Sono un po' stretto. Mentre ragiono un attimo su come sistemarmi senza dare gomitate al povero signore mi accorgo che dall'altro lato del tavolino, difronte a me, c'è una signora bionda sulla cinquantina. Signora è proprio il termine adatto: lineamenti fini, trucco leggero, portamento distinto. I capelli dorati le scendono dritti sulle spalle esili. Indossa un vestito beige con motivo floreale verde moderatamente scollato che lascia apprezzare la sua pelle rosa vivace. Nel posto vuoto accanto a lei, una borsa sapientemente coordinata con il vestito. Cerco di sistemarmi la camicia - cosa non facile da seduto - posiziono tra i miei piedi la ventiquattrore e mi chino per estrarre il computer. Da quella posizione non posso non osservare che il vestito della signora arriva poco sotto al ginocchio e ai piedi calza delle specie di sabot color oro con tacco a spillo e cinturino alla caviglia. Mi rendo conto che forse ho indugiato un secondo in più del dovuto e ritorno su rapidamente, posiziono il portatile sul tavolino e lo accendo facendo finta di essere preso dal contenuto dello schermo. Tutto normale, la signora guarda fuori dal finestrino con tutta la sua compostezza e indifferenza. Mentre scorro le mail il mio sguardo scivola furtivo oltre ...