1. UNA PASSEGGIATA NEL PARCO


    Data: 27/11/2021, Categorie: Cuckold Sesso di Gruppo Voyeur Autore: osservatore53, Fonte: RaccontiMilu

    Una passeggiata nel parco
    
    Sfruttando la calda e bella giornata di primavera con Lara, la mia ragazza da circa un’anno, eravamo diretti a fare una passeggiata lungo il fiume.
    
    Percorso un buon tratto lungo un viottolo sterrato, si poteva accedere al parco.
    
    Vestivamo leggeri, proprio per il tepore della giornata: io, un paio di bermuda molto comodi, con sopra la mia polo preferita “il coccodrillo” di Lacoste; Lara un abito estivo ampio, leggero, tipo camicione, abbottonato davanti, le arrivava alle caviglie, molto comodo.
    
    Stavamo scherzando mentre camminavamo; lei continuava a sottolineare quanto fossero davvero comodi quei vestiti: coprivano, ma, allo stesso tempo, lasciavano passare aria, così da rinfrescarti; senza contare che, volendo ed in occasioni particolari ?
    
    Finì la frase, ed io, poco accorto al senso di quelle parole, pensai: cosa voleva significare?
    
    Una volta arrivati ​​al parco fu bello vedere altre coppie, come noi, che cercavano un posto dove stare abbracciati; alcune, addirittura sdraiate sul prato pulito e ben curato, si godevano l’irradiazione del sole primaverile.
    
    Noi, in cerca, di un po’ d’intimità, proseguimmo fino a che non trovammoun posticino un po’ più defilato, del tipo 3 panchine, di cui due già occupate da altrettante coppie; l’altra aspettava solo noi.
    
    Avevamo preso un gelato e ce lo gustammo, mettendoci lì seduti.
    
    Lara si sedette sulle mie ginocchia e quel suo vestito riusciva a coprire la maggior parte delle nostre ...
    ... gambe, mentre seduti ci baciavamo e leccavamo i nostri gelati.
    
    Ad un certo punto, Lara mi sorprese: si alzò un attimo, per sedersi nuovamente, ma, questa volta, a cavallo; eravamo l’uno di fronte all’altra, potevano vederci ? Chi, non importava.
    
    Beh, di certo potevano vedere lei seduta a cavalcioni su di me, ma ciò che non potevano vedere era che aveva, sfacciatamente, aperto la cerniera dei miei bermuda, avendo notato la mia virilità in tensione e, sussurrandomi all’orecchio che non indossava biancheria, estrasse il pene così da farlo affacciare all’apertura della sua figa.
    
    Nello stesso tempo, cingendomi il collo con le braccia, mi permise di appurare
    
    la circostanza: allungai una mano sotto il vestito, sentendo la sua figa serica ed umida: “che porca!” pensai.
    
    Era da tempo che amavamo confessare l’un l’altro desideri, voglie.
    
    La nostra fantasia, oltre al solo pensarle, desiderava poterle realizzare e, ovviamente, la cosa aumentava l’eccitazione di entrambi.
    
    Il mio cazzo, già in tiro, era a contatto della sua figa.
    
    L’eccitazione era al massimo: sentivo quella figa umida contro il mio cazzo.
    
    Lara stava per attuare una delle sue fantasie: mostrarsi in pubblico, mentre si lasciava scopare dal proprio ragazzo.
    
    L’idea che altre persone, potessero intuire ciò che stava facendo, la elettrizzava oltremodo, procurandole ondate di piacere: certamente in futuro sarebbe stata una donna bramata da tanti; avrebbe potuto diventare l’amante che in tanti desideravano ...
«1234»