1. L’autista dell’autobus


    Data: 27/01/2018, Categorie: Etero Autore: sincy, Fonte: RaccontiMilu

    ... profumo, appena accennato ma molto buono. Scegliamo di sederci fuori nell’unico tavolino rimasto al sole e iniziamo a chiaccherare. Nonostante sia la prima volta che possiamo parlare con calma non c’&egrave imbarazzo. Ordiniamo due caff&egrave. Finalmente posso osservarlo con calma: &egrave appena più alto di me, castano, occhi chiari, &egrave abbastanza muscoloso, ma non sembra uno troppo esaltato.. Insomma un gran figo! Noto che mentre parliamo butta l’occhio sulle mie gambe, che tengo accavallate. Per metterlo alla prova decido di toccargli una gamba con la mia. Voglio vedere la sua reazione. Inizialmente fa l’indifferente, poi sento la sua mano sul ginocchio che si sposta sulla coscia e inizia a salire..lo guardo negli occhi e gli dico ‘Ma che fai??’ lui ‘Senti &egrave da stamattina che aspetto di poter toccare queste gambe, e tu mi provochi in questo modo? Non posso resistere più di tanto su..’ Ok &egrave ufficiale, come mi guarda e come mi parla..mi sta facendo bagnare!! Gli sorrido e gli dico che forse &egrave ora di pagare e andare, anche perché ormai non eravamo più al sole. Sconsolato toglie la mano dalla mia gamba, si alza ed insiste che vuole offrire lui. Lo aspetto fuori e mi accendo una sigaretta. Mentre lo guardo penso che &egrave davvero un bel ragazzo e che in base a quello che dirà nei prossimi 5 secondi decido se portarmelo a casa subito o no. Mi arriva davanti, sorride, mi passa la mano dietro il collo e mi bacia. Uno di quei baci sexy, che ti fanno ...
    ... capire quanto realmente la persona che hai davanti ti vuole. Decido che si. Me lo porto a casa. Finito il bacio mi guarda come se si aspettasse una mia reazione negativa. Lo prendo per mano e mi incammino verso casa mia. ‘Ehi! Dove mi stai portando?’ Gli sorrido ‘A casa mia, no..?’ Andrea continua a camminare, anche se &egrave abbastanza incredulo della fortuna che ha avuto, non sembra troppo convinto. Allora mi fermo, lo spingo contro il muro, lo guardo negli occhi per qualche secondo e lo bacio appoggiando tutto il mio corpo sul suo, facendogli sentire le mie tette sul suo petto, appoggiandomi ai suoi jeans e infilando le mani sotto il suo maglione. Non perde tempo, le sue mani raggiungono subito il mio culo, stringendolo e tenendomi premuta contro di lui mentre con le lingue ci esploriamo. ‘Allora vuoi venire a casa mia?’ Gli chiedo a bassa voce appena ci stacchiamo per respirare. ‘Cazzo si..’ E mi bacia di nuovo premendomi contro il suo cazzo duro. Mi obbligo ad allontanarmi da lui, e riprendiamo a camminare. Arriviamo sotto casa mia, mi fermo per cercare le chiavi e lui ne approfitta per spingermi contro il portone e farmi sentire sul culo il suo cazzo duro attraverso i jeans. ‘Se non ti muovi a trovare le chiavi ti scopo qui sulle scale’. Apro la porta ed entriamo in casa. Sento che chiude la porta a chiave, tolgo la giacca, mi giro e lo guardo negli occhi. Si toglie la giacca, la butta per terra, si toglie il maglione e rimane con una maglietta e i jeans. Mi viene incontro, ...