L’autista dell’autobus
Data: 27/01/2018,
Categorie:
Etero
Autore: sincy, Fonte: RaccontiMilu
Esco di casa di corsa, subito mi pento della scelta degli stivali, alti sopra al ginocchio e con un po’ di tacco. ‘Sono in ritardo anche stavolta!’ Penso mentre corro a prendere l’autobus per raggiungere l’università. Raggiunta la fermata riprendo a respirare, tiro fuori dalla borsa le cuffiette e faccio partire la playlist del momento. L’autobus arriva, salgo e non posso non notare l’autista. Stranamente un bel ragazzo invece dei soliti annoiati uomini di mezza età. Gli sorrido e vado a sedermi. Noto che mi guarda sfruttando lo specchietto retrovisore e sorrido mentre accavallo le gambe lasciando salire la gonna forse più del dovuto. Mi alzo per far sedere una signora e con la scusa mi fermo vicino a lui. Ad un semaforo vedo che mi guarda in modo insistente e tolgo le cuffiette ‘hai detto qualcosa?’ Gli chiedo. ‘Ti ho chiesto come ti chiami, ma non mi ero accorto che stavi ascoltando la musica..ero troppo occupato a guardarti le gambe’ Rido e ci presentiamo, si chiama Andrea, ha 30 anni ed è stato assunto da poco. “Ecco perché non ti avevo mai visto’ penso tra me e me. Gli dico che tra poco purtroppo devo scendere che sono già in ritardo a lezione. Sembra molto dispiaciuto e mi dice: ‘So che sembra assurdo, che probabilmente avrai già un ragazzo..ma mi daresti il tuo numero? Mi hai colpito e mi piacerebbe offrirti un caffè..’ Senza pensarci due volte apro il quaderno che avevo in borsa, strappo un foglio, ci scrivo sopra il mio numero e glielo infilo nella tasca ...
... della giacca, poi lo saluto e scendo senza dargli il tempo di ribattere. Non ho tempo di pensarci, sono in ritardo! Arrivo a lezione trafelata e con un sorriso enorme. Le mie amiche mi guardano stranite e mi chiedono che mi è successo. Glielo racconto a grandi linee e sminuendo la cosa, ma appena mi vibra il cellulare e vedo un messaggio su WhatsApp da un numero sconosciuto non sto più nella pelle.
‘Ciao ragazza del mistero! Che ne dici di un caffè oggi pomeriggio?’ ‘Certo! Vediamoci per le 16 al Bar..’
Ecco da ora seguire la lezione sarà molto più difficile. Ho la testa altrove e i miei appunti ne risentono. Finita la lezione corro a casa, mangio qualcosa e do una sistemata in giro, visto che ho scelto un Bar strategico per l’appuntamento: in centro, ma abbastanza vicino a casa mia in caso andasse la situazione si infuocasse di colpo. Mi spoglio per fare una doccia e cambiarmi. Scelgo una brasiliana e un reggiseno abbinato, di pizzo nero, abbastanza sexy ma non troppo, e poi rimango a fissare l’armadio. Quando guardo l’ora mi rendo conto che devo muovermi, scelgo un vestitino corto per mettere in risalto le gambe, gli stessi stivali della mattina, prendo la giacca ed esco di casa. Per strada sono un po’ agitata e mi accendo una sigaretta. Mentre mi avvicino al bar lo vedo: jeans, giaccone invernale aperto, in una mano il cellulare mentre nell’altra una sigaretta quasi finita, che getta appena mi vede. Lo saluto dandogli un bacio sulla guancia, sento il suo ...