L'occupazione a scuola
Data: 04/06/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Lady A., Fonte: EroticiRacconti
... mento, poi sulla schiena, poi...
In quel momento si bloccò, ripresi fiato ma lui disse: "ti ho desiderata dal primo giorno che ti go vista varcare la soglia di questa scuola l'anno scorso. Non potevo credere che quel giorno alla macchinetta finalmente ti eri accorto di me."
Lo zittii con un bacio che gli esprimeva tutta la mia passione, ero ardente per lui, mi sentivo solleticare la vagina il mio corpo bramava per lui.
Lui lo capì e mi slacciò la cintura dei pantaloni che con uno scattò lasciò cadere per terra.
Mi sbattonò i jeans e io li sfilai lentamente, il suo sguardo era implorante ma io non volevo rinunciare ad ogni singolo ricordo per la foga del momento.
Mi fece sdraiare sui gradoni dell'anfiteatro dove ci eravamo rifugiato 4 ore prima, prese a baciare l'incavo del ginocchio fino a salire dolcemente all'inguine.
Non volevo che andasse via nemmeno per un istante...
Con i due indici mi sfilò gli slip rosa e il suo sguardo ricadde su di me, oddio quanto lo desideravo, forse quanto lui desiderava me perché mi guardò interrogativo e disse:"l'hai già fatto?"
A quel punto non potei mentire e feci di no con la testa,io sembrava preoccupato ma allo stesso tempo eccitato perché il suo membro mostrò un'erezione potente.
"Non preoccuparti" gli dissi "io ti voglio, qui e ora"
Lui non se lo fece ripetere due volte e baciò il mio clitoride con bruciante desiderio.
Io inarcai la testa all'indietro in cerca di qualcosa di più e lui prese a succhiarmi ...
... il clitoride stesso, urlai senza ritegno al piacere che mi provocava la bocca di Luca così morbide e carnose.
A questo punto prese a leccarmi con voracità l'ingresso della mia vagina, entrava e usciva con la lingua e io di conseguenza mi muovevo al ritmo.
Poi mi disse: "metto due dita, dentro se ti faccio male mi fermo."
In quel momento ero in estasi e non riuscii ad immaginare come una cosa così bella potesse farmi male.
A quel punto mentre lui continuava a leccarsi in maniera scandalosa infilò lentamente le dita dentro, la sensazione era magnifica e io alzai i fianchi per chiedere di più, il ritmo era regolare e non potei fare a meno di ansimare.
"AAAAAH!" dissi,lui mi guardò estasiato senza mai smettere di laccatre e di penetrarmi con le dita.
Il mio corpo era uno fremito e sentii che stavo per raggiungere qualcosa, lui pareva aver capito perché le mie guance erano in fiamme e le mie gambe nom volevano smetterla di tremare.
Si staccò violentemente da me e con bramosia su sfilò i pantaloni, io che ne frattempo mi sentii svuotata ero alla ricerca del piacere che mi aveva privato poco prima, con la mani cercai il suo corpo e con sorpresa mi resi conto che era senza maglietta perché sentii il calore della sua pelle.
Allora feci lo stesso e lui mi leccò con la punta della lingua i miei capezzoli torbidi mandandomi in estasi più totale. Prese a mordicchiarmi il collo, il seno, le orecchie.
Poi non ce la feci più e dissi "Vieni dentro ti prego"
Lui ...