L'occupazione a scuola
Data: 04/06/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Lady A., Fonte: EroticiRacconti
... stata con un uomo e anche se il mio corpo mi chiedeva di essere soddisfatto non sapevo in che modo renderlo compiaciuto, così sfregai il clitoride più voracemente possibile finché il corpo non fu tutto un brivido e usci un gemito gutturale dalla mia bocca.
Sette giorni dopo, i Caposcuola decisero di Occupare la scuola, a detta loro quest'ultima non era del tutto laica e si imponeva un'educazione estremamente Cattolica.
Detto ciò, molti ragazzi si organizzano per sorvegliare la loro protesta anche durante la notte, fra questi ovviamente c'era anche la mia migliore amica Lara.
Decisi che era arrivato il momento di fare qualcosa da grandi e così, con tutto il coraggio che avevo chiamai i miei genitori e dissi che anche io avevo deciso di restare per la notte.
Con mia grande sorpresa i miei non si opposero e appoggiarono la mia decisione.
Fu una serata particolare, i ragazzi e le ragazze si unirono e smistarono i sacchi a pelo nell'aula magna, tutto intorno le luci erano spente ed eravamo illuminati solo da candele ma nonostante tutto riconobbi quel verde smeraldo che mi aveva folgorata.
Luca, rideva.
Luca, rideva mostrando i suoi bianchissimi denti.
Luca, rideva mostrando i suoi bianchissimi denti e mi stava fissando.
Mi stava fissando.
"Non ti ho più vista" mi disse
"Neanche io..." risposi timidamente
"Frequento il Liceo Artistico e scommetto 100€ che tu sei una latinista"
"Vale anche se il latino sono una frana?"
Lui alzò le spalle in ...
... segno di disapprovazione e poi disse "Quelle come te devono per forza essere brave in tutto, si vede che sei una secchiona."
"E lo hai notato da come ho sferrato una spallata al distributore automatico?"
Oddio, stavo letteralmente filtrando con lui, il mio corpo mi bruciava, avevo i suoi occhi incollati addosso e ogni tanto scendevano sulla scollatura del mio generoso seno.
"Ho un'idea" disse lui "hai mai visto una scuola vuota e nell'oscurità?"
Dopo pochi istanti ci trovammo a gironzolare per i corridoi della scuola illuminata soltanto da una candela, lui mi teneva per mano e anche se avevo una paura fottuta del buio in me non trasparse neanche un briciolo di emozioni se non quelle di felicità perché ci riscoprimmo a ridere di quella innocente evasione.
Nelle successive 4 ore, lui fu un fiume in piena mi raccontò di come aveva scoperto di voler essere un restauratore e di quanto non gli piacesse il gelato a Fragola.
Io ero completamente imbambolata ma libera da ogni pregiudizio perché proprio mentre lui fece una pausa per accendere una nuova candela, io gli presi le guance e lo baciai.
Scoprii che anche lui fremeva di desiderio perché i miei occhi restarono aperti a guardare i suoi che erano chiusi dolcemente.
A questo punto mi lasciai andare completamente... ero in estasi.
Le nostre lingue si intrecciatrarono perfettamente e la sua saliva era rinfrescante per me che bruciavo di passione.
Le sue mani erano dappertutto prima nei capelli, poi sul ...