Vestiti a festa
Data: 25/11/2021,
Categorie:
Etero
Autore: ashtrae, Fonte: EroticiRacconti
... scrivania.
E’ fredda contro la mia pelle ma ci faccio poco caso.
Un attimo dopo si china.
Mi allarga le cosce con uno strattone e ricoprendomi di baci ogni centimetro delle cosce con foga, si porta le me gambe sule spalle.
Il suo respiro caldo mi investe come un treno ad alta velocità.
Si tuffa all’interno della mia figa con una foga inaudita.
La sua lingua mi invade, assaggiando ogni centimetro di superficie umida e rovente.
Le sue unghie affondano sulle mie cosce e i miei fianchi non fanno che chiederne ancora, seguendo i movimenti della sua bocca in automatico.
Cerco di trattenere i gemiti che prepotenti vogliono fluirmi dalla bocca quasi quanto gli umori tra le sue labbra.
E’ eccitante sapere che la fuori la sua famiglia festeggia animatamente mentre qui dentro il loro amato nipote o figlio, è impegnato a leccarmela per bene.
Questo pensiero mi manda in ecstasi.
Quando aggiunge le dita, penetrandomi con esse velocemente, sono costretta a mordermi anche la lingua per non fiatare.
Lo sento ridere sommessamente mentre risale lungo il mio ventre e poi dritto alle mie labbra.
“Shh” dice, spingendo le dita umide dei miei liquidi nella mia bocca, e baciandomi subito dopo con la lingua.
Gli sbottono i pantaloni mentre lui tira giù la zip del vestito.
Tira giù le maniche a strattoni fino a scoprirmi il seno, avventandosi su di esso con veemenza.
Le mie mani oltrepassano il tessuto e afferro la sua erezione, cominciando a ...
... massaggiarlo dal basso verso l’alto.
Ho una voglia assurda di essere scopata.
Non riesco a sopportare a lungo questo scambio limitato di attenzioni.
Intanto mi tiene una mano al collo, stringendo saldamente le presa.
E’ occupato a succhiare avidamente i miei capezzoli, alternandosi tra essi, ma senza riuscire ad evitare di gemere contro di essi sommessamente.
“Scopami” gli sussurro frustrata, passando le dita sul suo glande sensibile. “Ti prego, scopami”.
“Vuoi che ti scopi, troia?” mi chiede lui, mordendomi il lobo dell’orecchio. “Vuoi che ti scopi qui? Non riesci ad aspettare?”
“No, ti voglio. Scopami.” ripeto esasperata, ansimando contro la sua guancia ispida.
“Allora ti accontento”.
Mi passa un braccio attorno alle spalle girandomi su me stessa, e con una spinta decisa preme il suo bacino sul mio sedere costringendomi a piegarmi sulla scrivania.
Le sue mani armeggiano con il vestito, tirandolo verso l’alto quanto basta a scoprirmi il sedere.
Assesta una pacca non troppo forte, nel momento in cui nell’altra stanza scoppia una fragorosa risata generale.
Mi tappa la bocca con una mano, e sento premere la sua erezione contro la mia figa fremente.
Una spinta secca e comincia da subito a scoparmi con forza.
Si tiene al mio seno con la mano libera, strizzando il mio capezzolo turgido in una piacevole morsa.
Il suo ventre sbatte di continuo contro il mio sedere, riverberando contro i muri e disperdendo il suono dei nostri corpi che si uniscono ...