Le cose cambiano
Data: 25/11/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Autore: TintoB, Fonte: RaccontiMilu
... accorgendosi della presenza la sua amica, goffamente tentò di spegnere il tablet tenendolo sulle sue cosce nel vano tentativo di coprire la grande erezione. Iniziò a farfugliare che tutti erano andati al mare e pensava lo stesso di lei, quindi era sicuro di essere solo, più tutta una serie di frasi sconnesse con cui cercava di non pensare. Nel frattempo, Pamela aveva iniziato a ridere in modo spontaneo e gli disse: “Tranquillo Filippo, anzi perdonami perché mi sono messa a spiarti e davvero non è stato carino da parte mia. Solo che…non riuscivo a smettere di guardare” e anche Pamela mostrò un rossore per l’evidente imbarazzo. “E devo dirti che apprezzo molto di più questo uso del tablet rispetto ai videogames!”. Questa battuta fece ridere entrambi e ruppe quell’atmosfera imbarazzante, aumentata dal fatto che Filippo era completamente senza vestiti e stava usando il tablet come una foglia di fico. “Non ho mai visto video di quel tipo – disse Pamela – tu sei un amante del genere?” Filippo confessò che negli ultimi tempi aveva iniziato ad incuriosirsi al genere tanto da provare a stimolare il suo ano per sentire cosa si provasse. Solo che allo stesso tempo voleva masturbarsi e quindi non riusciva a godersi bene entrambe le cose. Pamela non capì se Filippo volesse far intendere qualcosa o avesse pronunciato quelle parole in modo spontaneo, ad ogni modo le sembrarono un’imbeccata che non volle farsi sfuggire, vista la curiosità che quel video le aveva suscitato. E soprattutto, ...
... moriva dalla voglia di toccare quel pene così grande ai suoi occhi. “Visto che ti ho spiato e interrotto, devo farmi perdonare. Conosco bene la sensazione che si prova quando si rimane a metà, con quel rompiscatole di mio fratello che sembra abbia il radar per disturbarmi ogni volta che mi tocco a casa.” E mentre pronunciava queste parole, fece dei passi verso Filippo che, quasi impaurito, provò a indietreggiare con tutta la sedia su cui era appoggiato. Pamela era in piedi davanti a lui e con delicatezza sfilò il tablet dalle sue mani e lo lanciò sul letto. Nel frattempo, il membro di Filippo si era ridimensionato visto l’enorme imbarazzo e Pamela non vedeva l’ora che ritornasse duro per poterlo stringere tra le mani come aveva fatto con quello di Giacomo. Si inginocchiò di fronte a lui e come prima cosa lo prese con due dita, lo sollevò e abbassò la pelle, scoprendo completamente il glande che trovò lucido. “Altro che metà, devo averlo interrotto in uno stato avanzato e già si era bagnato”, pensò iniziando a muovere le dita su e giù lentamente. Nel vedere il glande così bagnato e vicino al suo viso, d’istinto si avvicinò col naso per inspirare e riempirsi di quel profumo su cui dalla gita continuava a fantasticare. L’odore di Filippo era più delicato – forse perché non era ancora sperma ma un liquido per la lubrificazione, pensò – ma altrettanto eccitante tanto che quasi inconsciamente tirò fuori la punta della lingua e la appoggiò alla base del glande salendo fino alla punta ...