Ossession. Cap. II
Data: 20/11/2021,
Categorie:
Masturbazione
Prime Esperienze
Tabù
Autore: Archigram1986, Fonte: xHamster
... veramente affollata, tranne per alcuni metri davanti al nostro ombrellone. Quando arrivarono quelle quattro persone alla ricerca di un posto, ero certa che R avrebbe fatto loro spazio. Amava questo genere di cose, questo genere di azioni gentili.
"Se volete mettervi qui, non ci date alcun disturbo" disse, facendo spazio a quella famiglia composta da quattro persone: padre, madre e due figlie. Poco dopo scoprimmo che avevano entrambe 18 anni. Due ragazze molto carine. Una delle due, Chiara, iniziò subito a lanciare delle occhiate a R, ma lui era intento a parlare con loro padre, Carlo, un uomo dal discreto aspetto, circa sulla cinquantina, con una pancia gonfiata dalla birra. Aveva delle mani enormi, lo avevo notato subito, così come avevo notato le occhiate che lanciava verso di me. Stavo prendendo il sole in topless, seduta sulla mia sedia pieghevole, con i capelli raccolti in una lunga treccia bruna. Al suo terzo sguardo, gli sorrisi, fissandolo, per metterlo a disagio. E lui arrossì, distogliendo subito lo sguardo.
Chiara, con mio grande stupore, chiese di mettersi in topless. E il padre, Carlo, le diede il permesso, nonostante le proteste dell'altra sorella. Solo in quel momento mi accorsi che erano gemelle. Chiara aveva un seno davvero invitante, rotondo, con dei piccoli capezzoli chiari. La osservai a lungo, notando subito come con lo sguardo cercasse R, il quale però si era girato pancia in giù, dandole la schiena. Per evitare di guardarla, ne ero certa. Lo ...
... vidi addormentarsi, perdendosi nei suoi sogni.
Fu in quel momento che lui mi parlò.
"Signora, il bar è molto caro?" mi domandò Carlo, mentre la moglie era andata in acqua con le due figlie.
"No, per nulla. Ha dei prezzi economici, ma vi è moltissima fila." risposi, sorridendo "Deve prendere qualcosa?" gli chiesi, più per cortesia che per interesse.
"Volevo prendere una birra, quelle tre staranno in acqua almeno un'ora, conoscendole e io al sole non ci so stare troppo a lungo." rise, cercando il portafogli. "Vuole che le porti qualcosa?". mi chiese, guardandomi.
Guardai R, il quale dormiva profondamente. In effetti, avevo sete e quel libro che stavo leggendo non era niente di che. Inoltre, mi divertiva l'idea di poter mettere un po' a disagio un uomo che si era solo offerto di portarmi qualcosa. Sarebbe stato un po' come farsi toccare il culo in discoteca. Risi, cercando il pezzo sopra del mio costume. "Se non le dispiace, Carlo, verrei anche io a prendere qualcosa da bere." Sorrisi, allacciandomi il costume. Era di colore bianco, senza spalline. Il mio seno sembrava volare.
Balbettò qualcosa, abbassando lo sguardo. "No, anzi!" quindi si avviò, con me dietro. Quelle mani erano davvero enormi.
Arrivammo al bar e, effettivamente, vi era molta coda. Gli passai davanti, condendo il tutto con un cristallino sorriso, in modo che si trovasse il mio culo, incorniciato in quella brasiliana bianca a portata di mano. Guardare ma non toccare, pensai, ridendo dentro di ...