1. Io e la cugina matura (ii) – acquisti al sexy shop


    Data: 19/11/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: pollicino, Fonte: Annunci69

    ... incosciente, sembrava una bambola inanimata.
    
    Solo io non avevo avuto un ruolo attivo in quella lunghissima giornata libidinosa.
    
    Una volta ripresasi, Perla, mi venne incontro e mi disse, con vera riconoscenza:
    
    - “Nel mio lavoro non mi era mai stata datata un’emozione così forte. Grazie, Marco!”.
    
    E io, pronto:
    
    - “Figurati, come avrai capito, Barbara è un caso più unico che raro…”.
    
    - “Infatti” – replicò la ragazza – “e per questo te ne sono ancora più riconoscente. Ma tu, non puoi andar via a bocca asciutta (ridacchiò)… Ora tocca a te fare l’uomo, anche se capisco che non è più la stessa cosa…”.
    
    Giorgia aveva ascoltato tutto, e anche Barbara… Furono immediatamente d’accordo che una vera inculata, con un cazzo di carne, era assolutamente da provare… Ormai mia cugina andava a briglie sciolte…
    
    Così, mi spogliarono, e in baleno ebbi tre bocche fameliche a sollazzare contemporaneamente il mio membro… Testicoli, asta, cappella, filetto, tutto era stimolato con attenzione… A dir la verità, si occuparono egregiamente anche del mio buchino stretto, dopodiché, una volta che constatarono all’unanimità che ero pronto, Giorgia e Perla mi presentarono – sorreggendola una per lato – Barbara…
    
    La donna, però, ha sempre un lato diabolico nascosto, e così fu anche questa volta…
    
    La fecero inginocchiare come se stesse compiendo un rito sacro… Si chinò leggermente sul mio ventre palpitante, baciandomi la cappella, e mi disse:
    
    - “Mio maschio, sono pronta per ...
    ... l’impalamento anale…”.
    
    Non fece in tempo a terminare quella frase che Barbara fu sollevata di peso dalle altre due femmine, infoiate e nude, e adagiata su un cavalletto da BDSM, a forma di “V” rovesciata, gentilmente fornito dal sexy shop di Perla, e che a me parve come un’ara sacrificale.
    
    La fecero sedere ad un estremo, poi la fecero chinare in avanti in modo che tra le gambe e il tronco si formasse un angolo di 90 gradi; le braccia, distese, vennero legate per i polsi, ciascuna agli estremi anteriori del cavalletto, mentre stessa sorte subirono le caviglie, ma agli estremi posteriori.
    
    Una volta immobilizzata in quella posizione così umiliante, con il legno dell’attrezzo sagomato a foggia di lama che le stava invadendo la fica, iniziammo a rovistarle dentro a nostro piacere, come si potrebbe fare con un animale… Mani avide che esploravano la sua carne più segreta…
    
    Guardandola da dietro, si vedeva lo spacco della vongola già bollente e gocciolante, e più in alto quel buco del culo che ancora non aveva ripreso le sue dimensioni naturali.
    
    Sorridendo malignamente, mia sorella e la commessa presero posto dietro di lei, ai lati del cavalletto…
    
    Io, feci il mio ingresso trionfante tra le due femmine con il pene già eretto e scappellato… Lo appoggiai alla sua passera, e cominciai a pennellare da sotto a sopra molto lentamente… Il glande umido e la sua fica bagnata fecero sì che scorresse tutto nel migliore dei modi…
    
    Al punto in cui eravamo, non c’era nemmeno bisogno di un ...
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