Io e la cugina matura (ii) – acquisti al sexy shop
Data: 19/11/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: pollicino, Fonte: Annunci69
... subito il cazzo di silicone, bensì il suo dito indice, che scivolò nel retto con molta comodità.
Visto che non aveva incontrato intoppi di alcun genere, e che la lubrificazione aveva prodotto gli effetti sperati, Perla affondò dentro anche il medio ed iniziò a muoverli entrambi.
La ragazza era scatenata! Anch’essa infoiata di brutto, decise di inserire anche un terzo dito, e lo sfintere di Barby, ormai acquistata una certa elasticità, si adeguò immediatamente al nuovo arrivato, mentre un grande senso di piacere iniziò a sconquassare il ventre di mia cugina.
La verginella aveva le cosce ormai divaricate sempre di più… Perla, sfilò tutta la mano da dentro il suo intestino, e vi appoggiò l’asta dello strap-on… Appena Barbara ne percepì la presenza, le disse semplicemente:
- “Fai piano, tesoro, per favore…”.
E per tutta risposta la commessa, dopo averle mollato un sonoro ceffone sui glutei, spinse con violenza sullo sfintere la cappella di quel membro di silicone, facendolo scendere giù dentro tutto d’un colpo.
Barby, urlò di dolore, un urlo terrificante… Quell’oggetto artificiale le sembrò smisurato da accogliere nelle sue viscere, la stava letteralmente devastando… Perla fece finta di niente… Andò avanti come se non era successo nulla… Anzi, aumentò la spinta del suo robusto bacino, e fece penetrare l’asta fino a far poggiare la sua pancia sulle natiche di Barbara…
Con tutte e due le mani le afferrò le minuscole tette, sollevandole il torace ed iniziando ...
... anche a maltrattarle i capezzoli; poi, si fermò, e passandosi una mano in mezzo alle cosce, andò a titillarsi energicamente il clitoride per godere anche lei.
Muoveva lentamente quel cazzo nel culo della sventurata con esasperante lentezza… Barbara gemeva come una cagnetta in calore... e Perla godeva da matti a fermarsi qualche attimo e ad estrarlo per contemplare il buco rotto…
La libidine stava crescendo, e così la commessa iniziò a pomparla all’impazzata, abbattendosi con sempre maggior violenza sulle sue chiappe.
Barbara si stava sciogliendo… le urlava di continuare, di spingere di più, di sfondarla, e Perla non se lo lasciò ripetere due volte: era una forza della natura, che la stantuffava, la scassinava, scendendo fino e oltre il consentito.
Barbara stava godendo! A un certo punto, “esplose” letteralmente come un ciclone, “aiutandosi” nell’orgasmo con grida che – si potrebbe dire – nulla avevano di femminile!
3. Il cazzo di carne.
Eravamo tutti stremati, dato che si erano ormai fatte le sei di sera…
Avevamo passato ben 10 ore in quel sexy shop, e ne eravamo soddisfatti.
Barbara, indolensita, si trovava ancora a quattro zampe… con l’ano aperto e il retto ben visibile…
Giorgia, soddisfatta, si era ricomposta, e i ragazzi erano ritornati al piano di sopra.
Io, stavo ad ammirare il lavoro che avrei dovuto fare io e che, invece, generosamente, avevo “offerto” ad una (bella) ragazzotta mai vista prima.
Perla, ripresasi dallo sforzo, ma ancora ...