1. Io e la cugina matura (ii) – acquisti al sexy shop


    Data: 19/11/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: pollicino, Fonte: Annunci69

    ... succo del suo piacere…
    
    Alzando un poco lo sguardo, incontrai le sue grandi cosce lisce, “corpose”, aperte a non voler nascondere nulla di sè… il monte di venere, incredibilmente gonfio e ricoperto di un fitto pelo riccioluto e nerissimo…
    
    Al centro di tale boschetto, due grandi labbra carnose, che – schiudendosi come le valve di un’ostrica freschissima – avevano messo in risalto un voluminoso e rosso clitoride, esaltato anche nel contrasto con la pelliccia scura…
    
    Risalendo con gli occhi su da quella visione paradisiaca, mentre per l’ambiente si andava diffondendo un intenso odore di femmina, vidi poi le mani di Perla appoggiate ancorate sulle spalle di Barbara, come ad immobilizzarla nel modo dei grandi felini della foresta africana.
    
    Ma, al contrario di quelle povere bestie, mia cugina mostrava di gradire le unghie (conficcate nella sottile epidermide) di colei che la stava sottomettendo.
    
    Scesa lungo il tronco e artigliata sui fianchi per tenerla saldamente immobilizzata, la commessa aveva affondato la bocca a suggere l’essenza dei suoi capezzoli, la sua lingua saettava, passando rapidamente dall’uno all’altro, senza tregua per alcuno…
    
    Le sue mani proseguirono a frugare energicamente nella passerina di Barbara… Cercarono di farsi strada… Ma più Perla si impegnava a cercar di penetrarla, più lì dentro sembrava esserci una barriera invalicabile che la respingeva…
    
    Le studiò di tutte, ma niente! Non ci fu niente da fare! Eppure, era evidente che la cugina non ...
    ... opponeva resistenza…
    
    Delusa e stremata dalla fatica, Perla andò a cercare il mio sguardo di conforto:
    
    - “Ma questa è ancora vergine!” – esclamò, con un’espressione di orrore che le si andava dipingendo in viso.
    
    Con un cenno della testa le feci capire che aveva capito proprio bene: Barbara non era stata mai “perforata” da nessuno…
    
    Stavo assistendo a un dramma, ed ebbi paura: vuoi vedere che questa troietta me la svergina?
    
    Pregai che ciò non avvenisse, e forse fui esaudito, perché ad un certo punto Perla abbandonò il suo “bersaglio”… Si leccò le dita, zuppe della secrezione verginale di Barbara, stizzita la prese per i fianchi e la voltò con furore a pancia sotto…
    
    Un lampo malefico saettò negli occhi della commessa, mentre voltando verso di noi solo la testa sfidò silenziosamente prima me e poi Giorgia.
    
    Incurante di essere nuda, corse su per le scale… La sentimmo conversare, evidentemente era arrivata gente…
    
    Quando, dopo pochi minuti, la porta della scala si riaprì, e Perla riapparve, vedemmo che era seguita da due ragazzi ben messi…
    
    Ma lei?, indossava uno strap-on legato in vita, con un fallo ragguardevole… Temetti di nuovo il peggio, che cioè la ragazza volesse aiutarsi con quel “coso” enorme per aprire il ventre intonso di Barbara…
    
    Fortunatamente, non era così… Voleva sì prendersi una “rivincita”, ma più sottile: se non aveva potuto avere la sua fica, si sarebbe presa il culo…
    
    Giorgia, che nel frattempo era più e più volte venuta, mi supplicò ...
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