Lo vuoi papà - L'iniziazione del mio ragazzo 3 - Mio suocero sboccia il mio fiore
Data: 18/11/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: Andrea2022, Fonte: EroticiRacconti
... tenuto duro per tutto il tempo, me lo potevo godere a piacimento anche dopo ogni sborrata.
Al mattino al suo risveglio, con un forte mal di testa e il cazzo ancora duro e dolorante, non ricordava nulla di quanto successo e mentre si preparava per uscire, sproloquiava su un certo sogno che aveva fatto e di cui non voleva parlarmi tanto delicato, surreale e scandaloso era l'argomento.
In quel momento in mente mi era balenato il sospetto di avere sposato un cornuto, mini dotato e semi impotente "Le prossime volte, lo imbottisco di Viagra" avevo pensato da vera puttana.
Quando lui era uscito lasciandomi finalmente libera di prepararmi, avevo subito fatto quei clisteri coi quali mi ero pulita alla perfezione il canale rettale sino al colon.
Poi, con un rasoio mi ero regolata alla perfezione una lieve ricrescita di peli sul pube, sull'inguine e tra le chiappe ed infine, dopo la doccia mi ero truccata e profumata come mi avevano insegnato mia madre e mio padre quando dovevamo andare a caccia di altri maschi.
Mi ero poi infilata il plug nel culo ed avevo indossato l'intimo più osé che mi ero fatta regalare da mio marito e che lui non mi aveva fatto mettere mai "E' troppo sconcio" diceva.
In verità non aveva tutti i torti giacché lo striminzito perizoma avvolgeva la mia zona pelvica con un filo dentale che si perdeva tra le natiche e che davanti aveva un triangolino a forma di cuore che veniva in parte inghiottito dalla grandi labbra fuoruscendo carnose ai suoi lati ...
... e che lasciava scoperto l'inizio dello spacco col rigonfio della clitoride dalla quale si elevava verso l'ombelico il sottilissimo filo di peli neri che non mi rasavo mai.
Le bocce del petto gonfie oltre misura per via della gravidanza, erano appoggiate su un reggiseno a balconcino che lasciava completamente scoperte le grosse areole sulle quali spiccavano due capezzoli irti e duri.
Tutto il set era di seta rosa trasparente con piccoli ricami in oro coordinati con la comoda camicia legata in vita (con una cintura rossa anch'essa in seta) lunga sino alle ginocchia e con un vertiginoso spacco laterale che partiva dal fianco lasciando completamente scoperta la coscia.
Quando avevo aperto la porta, mio suocero che aveva in mano una fascio di fiori bianchi, per poco non sveniva nel vedermi lasciando cadere dalla sorpresa, il bouquet che aveva in mano.
Il mio aspetto provocante non lasciava dubbi sulle mie intenzioni e tuttavia, continuando a recitare il ruolo dell'ingenua verginella, aveva fatto in modo da dargli l'impressione che fosse ancora lui a dirigere i giuochi.
Mentre mi baciava con passione facendomi frullare la lingua in ogni angolo della mia bocca, le sue mani si muovevano nervosamente sul mio corpo esplorandone ogni anfratto ed ogni lembo di pelle.
La sua frenesia era tale da somigliare a quella di qualcuno che da tutta una vita aspettava qualcosa che gli era improvvisamente comparsa come una visione miracolosa.
A quel punto rimanendo sempre con le ...